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Cronaca Calci / Via Roma, 88

Dodicimila reperti di volatili per una nuova sezione del Museo di Calci

Inaugurata al Museo di Calci la nuova "Sala degli uccelli". La collezione comprende 12.000 reperti ed è allestita in uno spazio attrezzato con nuovi strumenti tecnologici

Oltre 12.000 reperti e 61 specie di uccelli rappresentativi della fauna ornitologica italiana, esposti in un settore fruibile anche attraverso i nuovi strumenti tecnologici. È stata inaugurata al Museo di Storia naturale e del territorio di Calci la “Sala degli uccelli”, un nuovo spazio espositivo realizzato in collaborazione con il dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa e grazie al contributo della Regione Toscana nell’ambito del progetto “Tutto ciò che voglio sapere. Interagire con le collezioni: nuove modalità di accesso al Museo”.  All’inaugurazione sono intervenuti Nicoletta De Francesco, prorettore vicario dell’Università di Pisa, Elena Pianea, dirigente Settore musei ed ecomusei Regione Toscana, Walter Landini, direttore del Museo di Storia naturale e del territorio.

La nuova esposizione, allestita in una sala di circa 70 mq, è organizzata in sette vetrine, dove sono stati collocati gli esemplari selezionati all’interno di una ricostruzione del loro ambiente di vita. Alla base di ogni vetrina sono state collocate le etichette con i codici di ciascuna specie rappresentata. Gli ambienti rappresentati sono il bosco, la montagna, il mare, le aree aperte e urbane, il canneto, le acque basse e le acque profonde. La scelta degli ambienti è finalizzata a fornire agli utenti la possibilità di ripercorrere gli ambienti tipici del territorio pisano. Gli esemplari musealizzati, la maggior parte dei quali sono tipici della fauna toscana e locale, rappresentano 14 ordini di uccelli.

Il nuovo settore espositivo, finalizzato allo svolgimento di attività didattiche e di visite guidate tematiche, è il risultato della musealizzazione di un campione rappresentativo della vasta collezione ornitologica del museo, fino ad ora non fruibile al pubblico, che si colloca tra le prime collezioni pubbliche italiane. L’esposizione vuol rappresentare una nuova modalità di fruizione del museo attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici divenuti nella società moderna di uso comune come lo smartphone o il tablet, e si basa sull’applicazione di codici data matrix sulle etichette dei singoli reperti.

La lettura dei codici con la fotocamera del proprio dispositivo permetterà agli utenti non solo di visualizzare informazioni ed immagini relative ai singoli esemplari ma, cliccando su appositi link, sarà possibile ottenere ulteriori approfondimenti di carattere generale ed effettuare il download del canto di ciascuna delle specie selezionate.

Le attività didattiche relative a questo nuovo settore sono rivolte alle scuole primarie e secondarie di primo grado e hanno come obiettivo quello di introdurre gli studenti alla conoscenza delle principali caratteristiche e adattamenti degli uccelli, di conoscere i principali uccelli della fauna italiana e locale e di rispettare il loro ambiente di vita spiegando i danni legati all’impatto antropico, il tutto utilizzando questa nuova tecnologia di lettura dei codici data matrix.

 

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