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Cronaca

Nuove opportunità per professionisti e manager nel settore privacy

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Con la riforma delle professioni e il nuovo Regolamento Europeo sulla protezione dei dati in attesa di approvazione, centinaia di addetti ai lavori in corsa per ottenere la certificazione come Privacy Officer. Questa settimana, tappa al CNR di Pisa

Con la recente riforma delle professioni non organizzate, ovvero quelle non disciplinate da ordini e collegi, adesso anche le altre professioni possono essere adesso riconosciute, tra quelle più innovative, anche quella del Privacy Officer, ovvero l'esperto di data protection che, con la prossima introduzione del nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati, diventerà una figura obbligatoria per tutte le pubbliche amministrazioni e per molte imprese del settore privato.

Secondo l'attuale proposta di Regolamento Europeo infatti, oltre agli enti pubblici, anche tutte le aziende con più di 250 dipendenti dovranno dotarsi di un "responsabile sulla protezione dei dati", con oltre 20.000 designazioni che dovrebbero essere fatte solo in Italia.

A livello nazionale, Federprivacy si è attivata per tempo, e già da un anno e mezzo ha promosso la certificazione del Privacy Officer ai sensi della Norma internazionale ISO 17024, che oggi è rilasciata dall'ente tedesco TÜV, con 110 professionisti già certificati, ed altri 400 in corsa per ottenere il riconoscimento, ma soprattutto con numeri in costante crescita man mano che si concretizza la nuova normativa europea che manderà in pensione l'attuale Codice della Privacy.

Dopo le edizioni che si sono svolte di recente all'Università Marconi di Roma e all'Università di Reggio Emilia, ad ospitare in toscana il master di specializzazione necessario per accedere agli esami di certificazione, è questa settimana il CNR di Pisa, culla della tecnologia informatica, ambito in cui il Privacy Officer deve dimostrare le proprie competenze, insieme al bagaglio giuridico anch'esso indispensabile.

Il corso, che è partito lunedì, quando il responsabile dell'Area delle Ricerche del CNR di Pisa Ottavio Zirilli ha aperto i lavori dando il benvenuto ai partecipanti provenienti da ogni parte d'Italia, nelle sei giornate di lezione in programma vede alternarsi nelle docenze i più noti esperti di data protection, tra cui Rocco Panetta, già dirigente del Garante per la Privacy, e Luca Bolognini, presidente dell'Istituto Italiano per la Privacy. A chiudere i lavori il 3 ottobre, sarà invece Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy, che sull'argomento ha scritto anche un libro che è diventato uno dei principali manuali di riferimento dei privacy officer.

Il futuro della privacy, passa quindi dal CNR Area di Ricerche di Pisa, che nell'accogliere di buon grado le attività di Federprivacy, dimostra di essere come sempre un ente all'avanguardia ed attento a nuove tematiche che rivestono una delicatezza particolare come quello della protezione dei dati, che incidono direttamente sulla dignità e sulla sfera privata del cittadino.

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