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Cronaca

Salute: consegnati due nuovi defibrillatori all'Università di Pisa

A donare le due macchine salvavita sono state la famiglia di Alice Bernardi, morta in un incidente stradale nel luglio del 2014, e l'oreficeria 'Casa Capone'. In caso di attacco cardiaco lo strumento aumenta fino al 50% le propabilità di sopravvivenza

Saranno installati uno a Palazzo alla Giornata, sede del rettorato, e l'altro a Palazzo Vitelli, sede dell'amministrazione centrale. I due nuovi defibrillatori sono stati donati stamani all'Università di Pisa dai familiari di Alice Bernardi, la giovane scomparsa nel luglio del 2014 in un incidente stradale, e dall'oreficeria 'Casa Capone'. La consegna è stata effettuata stamani dal dottor Maurizio Cecchini, presidente della 'CecchiniCuore onlus' e ideatore della campagna di diffusione dei defibrillatori nella provincia di Pisa.

Il dottor Cecchini dal dicembre 2007 ha installato oltre 250 macchine automatiche pubbliche nella provincia di Pisa e tenuto corsi gratuiti per formare oltre 5mila 'first responders'. "In assenza dell'attività di defibrillatori – ha spiegato – la percentuale di sopravvivenza a un attacco cardiaco è di circa l'1 o il 2 per cento, contro il 50 per cento di possibilità di sopravvivenza se si utilizza il macchinario. In questi anni, nella nostra provincia siamo riusciti a salvare sei persone sulle nove colpite".

Doverosi e sentiti ringraziamenti da parte del Rettore Massimo Augello, che ha ricordato il 2008, quando la facoltà di Economia fu la prima in Italia a dotarsi di un defibrillatore: "Dopo l'esempio di Economia i DAE si sono diffusi all'interno del nostro Ateneo e diverse macchine sono oggi presenti al Polo Fibonacci, a Ingegneria, a Chimica e a Veterinaria. Sicuramente vogliamo continuare su questa strada, incentivando la cultura della sicurezza sul posto di lavoro".

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