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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Polizia: nuovo vicario del Questore di Pisa specializzato nell'anti-mafia

Ha preso servizio il dottor Rodolfo Ruperti, per oltre 20 anni in prima linea contro la criminalità organizzata

La Questura di Pisa ha un nuovo vicario del questore, il Primo Dirigente della Polizia di Stato dr. Rodolfo Ruperti, che sostituisce Giuseppe Simonelli, di recente promosso Dirigente Superiore e destinato ad altro prestigioso incarico. Nato a Crotone nel ​1965, laureato in Giurisprudenza, abilitato all’esercizio della professione forense ed all’insegnamento di discipline giuridiche ed economiche, il dr Ruperti supera il concorso per vicecommissario nel 1994; dopo aver frequentato il relativo corso di formazione presso l’Istituto Superiore di Polizia in Roma, viene assegnato all’ allora Commissariato di P.S. di Vibo Valentia, divenuto dopo 9 mesi sede di Questura a seguito della creazione della nuova provincia di Vibo.

A Vibo dirige inizialmente l’Ufficio Misure di Prevenzione e l’Ufficio Minori; sotto la sua gestione vengono operati numerosi sequestri patrimoniali a carico delle consorterie ‘ndranghetiste dei Mancuso, dei Fiamingo e dei La Rosa. Come responsabile dell’Ufficio Minori individua un particolare filone investigativo, arrivando ad arrestare i responsabili di una vendita di neonati, effettuata tramite l’alterazione dello stato civile degli stessi. E' l'avvio di una carriera votata all'anti-mafia

Nel 1997 viene trasferito a dirigere il Commissariato di P.S. di Palmi (RC), ove, tra le altre, dirige le operazioni 'Trodio' e 'Puzzle', che hanno prodotto complessivamente 45 arresti tra Palmi e Brescia a carico di esponenti della criminalità organizzata palmese, dediti al traffico della cocaina e dell’eroina. Nell’agosto del 2000 viene trasferito nuovamente d’ufficio presso la Questura di Vibo Valentia con l’incarico di Dirigente della Squadra Mobile. Stesso incarico nel 2007 poi a Caserta. Tra le innumerevoli operazioni si segnala la cattura di circa 40 latitanti fra i quali Diana Raffaele, inserito nell’elenco dei 30 latitanti più pericolosi d’Italia. Sarà in prima linea nella lotta al capoclan Setola Giuseppe e dei suoi accoliti che, nell’arco di pochi mesi, si rendono protagonisti di 18 omicidi. Saranno 27 i criminali del gruppo Setola arrestati, con la cattura di ben 7 latitanti, alcuni dei quali catturati armati e resisi responsabili di efferati crimini tra cui la c.d. 'strage di Castelvolturno', ove furono barbaramente uccisi per finalità terroristiche sei inermi ghanesi.

Nel 2010 viene trasferito alla Questura di Catanzaro con l’incarico di Dirigente della Squadra Mobile, nel 2015 arriva nello stesso ruolo a Palermo. Qua rimane i successivi 6 anni, seguendo circa 3mila tra arresti in flagranza di reato e misure cautelari. Ha inoltre raccolto nel corso della carriera numerosissimi Encomi Solenni, Encomi e Parole di Lode. Molti sono i riconoscimenti rivoltigli dall’Autorità Giudiziaria, con diverse note di merito tra cui una dell’ex Procuratore Nazionale Antimafia P. Vigna.

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