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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via Antonio Fratti

Occupazione sede Pd, il sindaco: "Atto grave che rievoca lo squadrismo"

Parole di dura condanna arrivano dal primo cittadino e dal Partito Democratico provinciale sull'atto di occupazione di mercoledì pomeriggio. Replicano i Cobas: "Non c'è stata alcuna violenza, alcuna intimidazione"

"Condanna assoluta e piena solidarietà della città. Si è passato il limite. E' il gesto di piccole minoranze estremiste che cercano visibilità, ma non va sottovalutato. L'irruzione di gruppo, per niente spontanea, con preavviso agli organi d'informazione, nella sede di un partito politico è un atto grave, che nella storia del nostro paese rievoca solo lo squadrismo. Purtroppo, si deve dire la verità". Così il sindaco di Pisa Marco Filippeschi sull’occupazione della sede provinciale del Pd di via Fratti avvenuta ieri pomeriggio da parte di un gruppo di antagonisti, studenti, precari, insieme a lavoratori dei Cobas, per protestare contro il Jobs Act del governo Renzi.

"Qualcuno che non conosce la storia forse non lo sa, ma chi orchestra questi gesti invece lo sa bene - ha proseguito il primo cittadino - in tempi ancora recenti la sede del Pd è stata oggetto di tentativi di effrazione e altre volte è stata offesa con scritte minacciose. Mentre solo pochi anni fa a Pisa fu incendiata la sede della Cisl e militanti politici subirono minacce personali. Si tratta di nuove azioni inaccettabili, rivendicate con parole deliranti, che intimidiscono chi vuole fare liberamente politica in un partito e dunque sono contrarie alla legalità. Si cerca di surriscaldare il clima speculando sul disagio sociale. Il confronto, anche il più serrato - ha concluso - deve invece escludere ogni prevaricazione. Deve valere la cultura del rispetto delle idee e delle persone. Sono certo che gli organi dello Stato valuteranno quanto è accaduto sotto ogni profilo e che metteranno in atto ogni misura di prevenzione di azioni provocatorie, a tutela della libertà politica garantita dalla Costituzione".

>>> I COBAS SULL'OCCUPAZIONE: GUARDA IL VIDEO <<<

"La tensione dello scontro sociale che comprendiamo, e che ascoltiamo, pur nella diversità dei ruoli e delle posizioni, non giustifica in alcun modo azioni di violenza, ne sono avvenute fin troppe, o attacco diretto verso i partiti politici - fa eco Francesco Nocchi, segretario provinciale del Pd - al di là dei giudizi sul Jobs Act, che pare essere il motivo scatenante della occupazione, noi siamo impegnati su una battaglia per nuova e migliore occupazione. Le preoccupazioni per il destino del paese sono anche le nostre: questo è il terreno su cui si sta misurando l'azione del Governo".

Non tarda ad arrivare la replica dei Cobas. "Che il sindaco Filippeschi sia un po' nervosetto è cosa risaputa, basti ricordare le esternazioni contro la Rsu e le organizzazioni sindacali in sciopero al Comune - scrive il sindacato - tanto i sindacati quanto gli strikers che hanno occupato simbolicamente la sede del Pd non hanno usato violenza alcuna, hanno bussato o suonato il campanello e cortesemente si sono accomodati per leggere alla stampa locale (quella libera di accorrere ove ci sia notizia da commentare e narrare, non quella testata che i cittadini pagano con le loro tasse perchè il sindaco ne faccia un uso solo pubblicitario per sè e per la sua Giunta) le ragioni di una protesta che ricordiamo è contro il Jobs Act, la cancellazione dello statuto dei lavoratori e i tagli della legge di stabilità".
"Nessuna intimidazione, nessuna violenza, nessuna scritta ed effrazione è avvenuta - proseguono dai Cobas - Filippeschi sta solo cercando di occultare una realtà cittadina che vede la sua Giunta vacillare per lo scandalo Stallette e il mancato controllo di qualche dirigente comunale sui lavori di edilizia pubblica, vacillare per avere fatto un colossale buco con la mancata vendita della Sesta Porta all'Istituto di vulcanologia senza dimenticare i costi a carico della cittadinanza per la inutile opera del People Mover. E visto che Filippeschi ricorda la Costituzione - concludono - vorremmo menzionare l'articolo 1 che pare essere ignoto al sindaco del Pd: l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro, sul lavoro appunto non sulla precarietà e sulle grandi opere che devastano l'ambiente e saccheggiano a fini privati le ricchezze dei cittadini".

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