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Cronaca

Acqua, a Pisa divieto di sprechi: il sindaco firma l'ordinanza

La situazione della città della Torre al momento non è preoccupante ma il Comune invita comunque i cittadini a fare attenzione all'utilizzo improprio dell'acqua

L'allarme siccità presente in Toscana e in molte altre regioni d'Italia ha portato il sindaco di Pisa Marco Filippeschi a firmare un’ordinanza sul "divieto di utilizzo del pubblico acquedotto per usi impropri e sprechi". Per ora la situazione nel Comune di Pisa non è preoccupante dato che le risorse idriche arrivano dalla falda freatica del Serchio, ossia dalle sorgenti più importanti e profonde della Toscana. Si tratta però di prevenire eventuali momenti di difficoltà in vista di una stagione che, secondo le previsioni attuali, continuerà ancora con temperature alte anche oltre la media.

COSA PREVEDE L'ORDINANZA. L’acqua del pubblico acquedotto va utilizzata per bisogni alimentari, igienico-sanitari e idro-potabili. Fra i divieti, quello di usare l’acqua potabile per riempire le piscine, per lavare auto e moto e per irrigare orti e giardini. Esclusi da questo divieto i parchi e i giardini pubblici per i quali comunque l’Ufficio Verde del Comune di Pisa ridurrà le innaffiature all’indispensabile. Per chi non rispetterà l’obbligo multe da 25 a 500 euro. Si invita inoltre la cittadinanza a limitare il consumo di acqua potabile al minimo indispensabile e a non lasciare aperte, al termine dell’uso, le fontanelle pubbliche. Il provvedimento segue la richiesta dell’Autorità Idrica Toscana e lo stato di emergenza idropotabile regionale.

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