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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Il diabete non ha età: a Cisanello nuovo polo integrato per la cura di bambini e adulti

L'inaugurazione è avvenuta martedì, alla vigilia della Giornata mondiale del diabete

Sono stati inaugurati oggi, martedì 13 novembre, all'edificio 8 dell'ospedale di Cisanello, i nuovi spazi dedicati alla Diabetologia pediatrica, con ambulatori contigui alla struttura dove da sempre si cura il diabete per adulti. Un modo per dare continuità ed efficienza organizzativa a un percorso assistenziale già di fatto esistente, ma non integrato come invece sarà d’ora in avanti nei nuovi spazi, dove conviveranno e collaboreranno i due team diabetologici: quello dell’adulto, coordinato dal professor Stefano Del Prato, e quello pediatrico, coordinato dal professor Diego Peroni e che finora operava all’interno della Pediatria al Santa Chiara. L'inaugurazione si è svolta alla vigilia della Giornata mondiale del diabete.

"Il compito istituzionale di un ospedale di eccellenza - dichiara il direttore sanitario dell’Aoup Silvia Briani - è essere al passo con i tempi e, se possibile, precorrerli. In questo settore specialistico, in Aoup, svolgiamo attività all’avanguardia e vogliamo continuare ad avere un ruolo centrale, forti della collaborazione con il territorio, nell’erogare salute ai massimi livelli potenziando la fetta che riguarda le cure diabetiche in età pediatrica".

L'integrazione tra le due strutture offirà diversi vantaggi, tra cui la sicurezza di un percorso di cure senza soluzione di continuità, per i pazienti e i loro familiari, e la condivisione di protocolli di ricerca, diagnosi e cura per il personale sanitario. "E’ attraverso azioni come questa - commenta il professor Peroni - che andiamo incontro non solo alle necessità del piccolo paziente diabetico ma anche a quelle della sua famiglia, in sintonia con il tema della Giornata mondiale del diabete 2018. E’ noto infatti come, ancor di più in età pediatrica, la partecipazione della famiglia al processo di cura sia elemento cruciale del successo della cura stessa". 

Insomma, attraverso questo processo di integrazione, l’Aoup si troverà nelle condizioni di sviluppare tutte le competenze e strategie necessarie per gestire le nuove frontiere tecnologiche del trattamento del diabete come, ad esempio, la prossima introduzione dei primi 'pancreas artificiali'. “La sfida al diabete richiede e sempre più richiederà - conclude il professor Del Prato - un lavoro d’equipe e le equipe hanno bisogno di lavorare gomito a gomito, in modo di perseguire la salute della persone con diabete, a qualsiasi età, con competenza e spirito di collaborazione". 

Oggi nel mondo sono oltre 425 milioni le persone affette da diabete mellito e tante anche in Italia e in Toscana. Lo stile di vita adottato nell’ambito familiare può svolgere un ruolo cruciale nell’instaurare quelle condotte corrette, utili a ridurre il rischio di diabete. La famiglia è quindi chiamata a un ruolo delicato e cruciale, visto che agisce in primo piano, in collaborazione con i medici, nel sostenere il bambino o l’adolescente con diabete mellito tipo 1, che poi diventerà un adulto che dovrà essere in grado di gestire autonomamente la sua malattia.

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