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Cronaca Lari

Da Lari agli Stati Uniti nel segno della street art: San Francisco celebra Ozmo

Prima personale americana per l'artista pisano. Nella città californiana Ozmo ha anche dipinto un grande murale di 270 mq sulle pareti dello storico strip club Mitchell Brothers O' Farrell Theatre

Un grande murale di 270 mq e una mostra personale nel cuore di San Francisco celebrano Ozmo, uno dei pionieri della street art italiana. Di origini pisane, cresciuto a Lari, Ozmo, al secolo Gionata Gesi, ha recentemente completato nella città californiana un grande murale di 270 mq sulla parete dello storico strip club Mitchell Brothers O’ Farrell Theatre, nel quartiere di Tenderloin. "Un luogo simbolo della città della Baia - spiega l'artista - descritto anche dallo scrittore e giornalista Hunter S. Thompson come 'la Carnegie Hall del sesso pubblico in America'. Oggi è uno strip club, in passato è stato il primo cinema porno del mondo".

Sulla parte esterna dello storico locale l'artista ha reinterpretato uno dei quadri più rappresentativi della storia dell’arte occidentale, 'Colazione sull'Erba' di Édouard Manet, elaborando una nuova personalissima composizione, in collaborazione con John Vochatzer. "Untitled - spiega Ozmo - è un convivio di figure femminili completamente nude e uomini vestiti mascherati che sdraiati sull’erba conversano tra di loro. Miscelando immagini di nudità sacra e profana (come la Barbie che, a sinistra della composizione, fa da contrappunto alla ninfa del Tiziano) e icone della mitologia classica ho cercato di reinterpretare in chiave moderna il dipinto di Manet".

Un'opera che come tutti i lavori dell'artista può significare diverse cose, a seconda degli occhi con cui viene guardata dall'osservatore. "Da un lato - afferma Ozmo - considerate anche le pareti su cui è stata dipinta, l'opera può essere letta come una sorta di inno alla libertà sessuale. Molti potrebbero però interpretarla in modo completamente opposto, come una critica al corpo nudo della donna diventata ormai oggetto". Un approccio tipico dell'artista di origini pontederesi. "La mia arte si nutre di simboli - spiega Ozmo - ed è come uno specchio: guardandola l'osservatore vede se stesso, interpretando questi simboli secondo il proprio approccio culturale, il proprio credo e il proprio modo di vedere il mondo. Credo che questo sia l'unico modo per rendere un'opera d'arte sempre attuale. L'arte che vuole trasmettere un messaggio, dal mio punto di vista, è invece sempre 'fuori moda'".

Dal 1° luglio scorso e fino al 31 agosto, la Fifty24SF Gallery, storica galleria dell’underground statunitense, nell’Haight Ashbury district, epicentro della Summer of Love, culla della controcultura, ospita inoltre la prima mostra personale dell’artista negli Stati Uniti. "L’esposizione - spiega l'artista - dal titolo 'Ferro e Oro', presenta un corpo di opere inedite. Piccole e grandi tele di pvc riciclato, ho lavorato con la tecnica del collage digitale e poi dipinto interamente a mano. Alcuni sono quadri di Raffaello modificati con nuovi elementi pittorici". Opere nella quali l'artista ha assimilato le contraddizioni di una città ricca di fermenti e iconografie frammentate, traducendole in composizioni enigmatiche che invitano il visitatore a giocare con le proprie visioni e memorie.

L'ARTISTA. Nato a Pontedera nel 1975, si forma all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 2001 si trasferisce a Milano, dove comincia a collaborare con le maggiori gallerie della città, firmandosi con il suo nome di battesimo e presentando lavori dalla forte connotazione pittorica e dove, già promettente/affermato artista, contemporaneamente interviene nello spazio pubblico firmandosi come Ozmo, gettando le basi per quella che sarebbe diventata la Street Art italiana contemporanea, di cui è uno dei pionieri e noti esponenti anche a livello internazionale.

Dal 2003 le opere di Ozmo sono una presenza costante nel circuito dell’arte e in alcune importanti collezioni pubbliche museali. Tra le mostre italiane ricordiamo: Palazzo della Ragione (2005), Pac (2007) , Palazzo Reale (2007), fino alla sua personale 'Primo Piano d’Artista', al Museo del '900 di Milano e alla realizzazione di un'opera muraria permanente di 14 m di altezza sulla terrazza del museo MACRO a Roma, nel 2012. Parallelamente all’attività artistica istituzionale, Ozmo realizza interventi di street art nelle più importanti capitali dell’arte contemporanea e urbana: San Francisco, New York, Miami, Chicago, Baltimora, Londra, Berlino, Mosca, San Paolo, La Habana, Beirut, oltre che nelle principali città italiane come Milano, Roma, Torino Palermo, Bari.

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