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Cronaca Centro Storico / Piazza Dante Alighieri

Chiusura Sapienza, l'Ateneo: "Poco interesse dal Ministero"

L'Università di Pisa ritiene di aver fatto tutto il possibile per limitare i disagi derivanti dalla chiusura della sede di Giurisprudenza, ma sulla Biblioteca la competenza è dello Stato

Una critica al Ministero dei Beni Culturali che non ha fatto la sua parte nella vicenda della chiusura del Palazzo della Sapienza. E' questa la sintesi del comunicato diffuso dall'Università di Pisa che intende portare all'attenzione alcuni punti fondamentali nella questione.

"L’Università di Pisa - si legge nella nota - ha fatto tutto quanto era nelle sue possibilità per ridurre al minimo i disagi a carico degli studenti, dei docenti, del personale tecnico-amministrativo e di tutti coloro che quotidianamente 'vivono' la sede della Sapienza per gestire la prima emergenza legata alla didattica e alle altre attività della Facoltà di Giurisprudenza e per riprogrammare gli spostamenti del personale e delle stesse attività future, per provvedere alla salvaguardia dei beni artistici presenti nel Palazzo, per svuotare le strutture e le biblioteche dell’Ateneo presenti nell’edificio. In tal senso, ha operato in tempi rapidi e con elevata professionalità, attivando immediatamente una 'Unità di crisi', come riconosciuto da tutti i soggetti interessati e dagli stessi studenti".

Lo stesso impegno però, secondo l'Ateneo, non si è visto da parte del Ministero, che è competente per quanto riguarda la Biblioteca Universitaria, nonostante le molteplici segnalazioni sulle criticità dell’edificio. "È evidente - fa sapere l'Università - che fino a quando non sarà completato il trasferimento dei volumi di tale Biblioteca, non sarà possibile procedere con gli ulteriori e necessari accertamenti sullo stato dell’edificio e, di conseguenza, non sarà programmabile un piano di intervento, dettagliato nelle modalità e nelle tempistiche di svolgimento".
 
"L’Università di Pisa - prosegue - in attesa delle decisioni degli altri enti cui competono le iniziative al riguardo e di concreti segnali da parte delle istituzioni locali, ha convocato con procedura d’urgenza una Conferenza dei servizi, con l’intento di affrontare, tra gli altri, il problema della sede temporanea, o di una eventuale nuova sede, da cercare nel centro storico, dove collocare la Biblioteca Statale, che rappresenta un patrimonio fondamentale per tutta la città. In sede di Conferenza dei servizi, l’Ateneo è stata l’unica istituzione, assieme al Demanio, ad aver avanzato ipotesi concrete, anche mettendo in gioco il proprio patrimonio immobiliare. E altrettanto farà l’Ateneo nella prossima Conferenza dei Servizi, che sarà convocata a breve, nella speranza che anche le altre istituzioni e organismi coinvolti avanzino ipotesi concrete e realmente praticabili per la soluzione dei problemi legati al trasferimento della Biblioteca Statale, da sottoporre al competente Ministero per i Beni e le Attività Culturali".

Mercoledì scorso è stata approvata dal Senato Accademico anche una delibera relativa alla chiusura del Palazzo della Sapienza, dove si dice che l'organo dell'Ateneo pisano "ritiene non realistica l'ipotesi che la Biblioteca Statale, almeno nelle sue dimensioni attuali, possa essere nuovamente ospitata nei locali già occupati, rivelatisi inidonei come dimostrato dalle relazioni tecniche e perizie sino ad ora prodotte".

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