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Cronaca Centro Storico / Piazza Dante Alighieri

Sapienza: 'studenti-angeli' si candidano volontari per lo sgombero

Alcuni universitari della facoltà di Giurisprudenza hanno dato al rettore Massimo Augello la propria disponibilità per spostare i volumi della Biblioteca Universitaria in altra sede

Un pò come gli angeli del fango che nel 1966 arrivarono in una Firenze colpita dall'alluvione per salvare il patrimonio artistico e letterario del capoluogo toscano, così anche oggi, a Pisa, parte la mobilitazione degli studenti per il Palazzo della Sapienza e il suo grande patrimonio librario che deve essere spostato, dopo la chiusura dell'edificio.

Gli universitari di Giurisprudenza vogliono scendere in campo in prima persona e hanno già informato della loro intenzione il rettore e gli organi dell'Ateneo pisano.

"Vi scrivo per informarvi che spontaneamente alcuni studenti di Giurisprudenza si sono offerti come volontari per aiutare nelle operazioni necessarie per far fronte alla situazione del Palazzo della Sapienza, in particolare nello sgombero del materiale bibliografico presente - si legge nella lettera firmata da GianGuido Grassi, rappresentante degli studenti della facoltà di Giurisprudenza per la lista Ateneo Studenti-Lista Aperta - è un gesto bellissimo, considerato che siamo in piena sessione di esami. Ci hanno chiesto, come rappresentanti, di fare da riferimento tra gli studenti e l'amministrazione: io e altri miei amici e colleghi abbiamo accolto con grande simpatia questa proposta e ci siamo aggiunti fra i volontari, proponendoci anche di coordinare".

Nella lettera si legge anche che in questi giorni frenetici, dopo la decisione di chiusura della Sapienza, c'è anche qualche studente che ha avanzato l'ipotesi di farsi restituire le tasse già pagate o di non versare le rate successive, visti i disagi che gli universitari subiranno.

"Forse chi si lamenta, senza costruire, fa più rumore ed ha la vita più facile - prosegue GianGuido Grassi - eppure ci tengo davvero a dirvi che c'è una parte di noi studenti, affezionata sinceramente alla nostra prestigiosissima Università perché è in questo luogo, con i suoi difetti e pregi, dove studiamo per imparare 'un mestiere' e, attraverso incontri e iniziative, ci formiamo come uomini. La chiusura della Sapienza, che tutti stiamo subendo, per noi rappresenta anche un'occasione perchè ci spinge a prendere posizione verso quello a cui teniamo veramente: noi siamo orgogliosi di studiare in questo Ateneo e grati di avere studiato e passato le nostre giornate dentro la nostra magnifica Sapienza. E' con questa gratitudine che ci offriamo come volontari per aiutarvi, nella speranza che la Sapienza sia nuovamente e presto la sede della facoltà di Giurisprudenza".

Sebbene le operazioni di sgombero non siano ancora iniziate e ancora manchi la decisione su dove collocare provvisoriamente i volumi, dopo la Conferenza dei Servizi di ieri, ora l'Ateneo sa che può avere qualche braccia in più su cui contare.

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