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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Parcheggio scambiatore di via Pietrasantina: "Lavoratori pagati in ritardo da 2 anni"

I Cobas denunciano insieme ai dipendenti i ritardi sugli stipendi iniziati a pochi mesi dall'aggiudicazione dell'appalto di Pisamo sulla gestione dei bus turistici, partita a marzo 2013. Mensilità arretrate fino a 4 mesi

Il business è fiorente, ma sono due anni che i circa 20 dipendenti del parcheggio scambiatore di via Pietrasantina ricevono in ritardo gli stipendi. Si va dalle 2 alle 4 mensilità spiegano i lavoratori, con il problema iniziato "pochi mesi dopo l'aggiudicazione dell'appalto di Pisamo, dal dicembre 2013" specificano i Cobas. A maggio di quell'anno il Gruppo Greco, tramite 'Alba Nuova', ha assunto la gestione dell'area per varie attività come la sistemazione dei bus turistici e riscossione ticket, la manutenzione dell'area verde, la pulizia dei bagni e delle aree pedonali/ciclabili, la tenuta dell'info point. 

"La tredicesima 2013 è stata erogata con mesi di ritardo - vanno nello specifico i Cobas - e da allora i ritardi nei pagamenti delle retribuzioni sono diventati sempre maggiori: ad oggi le lavoratrici e i lavoratori debbono ancora ricevere il pagamento di varie mensilità di retribuzione". Nel maggio 2015 c'era stato un tentativo di piano di rientro con la Cgil, non andato a buon fine. Problemi quando il volume di affari è imponente: "Ogni anno - raccontano i dipendenti - passano 50mila autobus, per un fatturato di 6/7 milioni di euro". La tariffa di sosta minima, in bassa stagione, per bus sotto gli 8.5 metri, è di 89 euro. 

I Cobas chiedono che "la società appaltatrice provveda all'immediato pagamento delle retribuzioni arretrate e correnti dei lavoratori impiegati sull'appalto, oltre al versamento dei relativi contributi previdenziali. Il Comune e Pisamo vigilino e intervengano affinchè sia effettuato il corretto e puntuale pagamento delle retribuzioni e il versamento dei contributi".

"Il Gruppo Greco - commenta Federico Giusti dei Cobas - non può evitare il tavolo sindacale, anche la Pisamo si faccia sentire. Mi chiedo dove stiano i controlli in questa città. Vediamo fidejussioni finte, appalti e lavoratori non pagati, con il Comune che sta a guardare. Filippeschi vede Pisa ostaggio della microcriminalità, quando invece è schiava dei centri di potere politico ed economico. Scatole cinesi che avrebbero necessità di essere verificate con maggiore attenzione, se il sindaco non vigila è co-responsabile".

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