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Cronaca

La città diventa più verde: è invasione di parchi pubblici

Nessun albero può essere abbattuto senza indicare quante nuove essenze e dove saranno ripiantate. Il principio diventa progetto grazie alla riqualificazione delle mura: previsti due ettari e mezzo di nuovi parchi urbani

Almeno una nuova pianta ad alto fusto per ogni albero che viene abbattuto sul territorio cittadino. E’ il senso del progetto cui sta lavorando l’amministrazione comunale che si propone di aumentare il patrimonio di alberature cittadine.

Un percorso che, ovviamente, caratterizza anche il restauro delle antiche mura medievali, un intervento importante e complesso, che a lavori ultimati, oltre alla riqualificazione della cinta muraria, restituirà alla città anche circa due ettari e mezzo di nuovi parchi e aree a verde, inclusa anche quella lungo la cinta muraria di Via Vittorio Veneto, la cui bonifica è stata criticata da Wwf e Legambiente.  Qui, al posto della boscaglia e della discarica esistente fino a pochi mesi fa, sarà realizzato un parco di ottomila metri quadrati, un’area a verde fruibile dal pubblico e in grado di valorizzare appieno il monumento, "uno dei più grandi nuovi polmoni verdi di cui sarà dotata la città un volta completata la riqualificazione delle mura - spiega l’architetto Marco Guerrazzi, responsabile del progetto - insieme a quelli che nasceranno dalla bonifica dell’area compresa fra Via San Francesco e la ex Marzotto e da quella della zona alle spalle dell’ex complesso Thouar di Piazza San Silvestro, circa 3.500 metri quadrati di area a verde nel primo caso e ben 14.400 nel secondo".

Per consentire il restauro delle mura, oltre a rimuovere la vegetazione infestante lungo i paramenti, sono stati abbattuti anche venticinque pioppi situati a meno di mezzo metro dalle mura poiché le radici danneggiavano le fondamenta e i rami mettevano a rischio la stabilità delle merlature, e altri cinque alberi nella zona della porta di San Zeno perché ostacolavano la fruizione visiva del monumento come da progetto complessivo approvato, in sede di conferenza dei servizi, anche dal Collegio del Paesaggio e dalla Soprintendenza mentre altre venti piante ad alto fusto, nove platani, due eucalipti, cinque pioppi e quattro cipressi, non sono state toccati e costituiranno la vegetazione ad alto fusto del parco pubblico.

Complessivamente, comunque, a fronte dei trenta abbattuti, saranno ben 115 gli alberi ad alto fusto piantati nei nuovi parchi pubblici che saranno realizzati in città nell’ambito del progetto mura: settanta saranno collocati nella zona di San Silvestro, venticinque nel parco di fronte alle scuole elementari Damiano Chiesa e altri venti lungo Via del Bastione.

"Il fatto è - conclude l’architetto Guerrazzi - che le varie cinte murarie, già oggetto di conservazione e pervenute fino ai giorni nostri (Lucca, Cittadella, Padova, Monteriggioni, Ferrara, Palmanova e altre), sono caratterizzate dalla piena visibilità, con ampie fasce di rispetto, così come era naturalmente previsto quando sono state costruite ed in particolare a Pisa, con una fascia libera denominata “pomerio” che all’esterno prevedeva la distanza dalla cinta muraria di quattordici metri. Una fascia che sarà quasi interamente ripristinata e consentirà di aumentare il verde pubblico con la realizzazione di un sistema integrato di parchi urbani e monumenti e la creazione di un rapporto diretto tra quartieri immediatamente periferici e centro storico mediante la realizzazione di circa due chilometri di nuovi percorsi ciclo-pedonali aggiuntivi a quelli esistenti e la riapertura di alcune porte esistenti nell’antica cinta muraria".

 

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