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Cronaca

Parco San Rossore: l'appello delle associazioni per la scelta del nuovo direttore

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Caro Presidente,

iniziamo il 2013 con un Parco che ha rafforzato il suo prestigio con l’intensa discussione pubblica sulla gestione della Tenuta di San Rossore, seguita dagli impegni sul ruolo più incisivo che il Parco dovrà rivestire in questo mandato, così come annunciato nel Suo messaggio di fine anno.

In questo quadro, la scelta imminente del nuovo Direttore è centrale, di fondamentale importanza; quindi, nel pieno rispetto delle prerogative che le norme e lo Statuto del Parco Le assegnano, consideriamo doveroso un appello chiaro e diretto, com’è nelle nostre abitudini.

Riteniamo imprescindibile che il nuovo Direttore abbia documentabili caratteristiche di competenza in materia di conservazione della natura e aree protette, e di indipendenza da quei poteri che anche nelle istituzioni, antepongono interessi pur legittimi, ma contrastanti con quella tutela del territorio e delle sue risorse in termini di biodiversità, paesaggio, economie compatibili che il Parco ha finora garantito, conservando fino ad oggi un patrimonio di dune (uno dei 10 complessi più importanti d’Italia), foreste (la foresta costiera più estesa del Mediterraneo), zone umide (di cui è stato chiesto il riconoscimento dell’importanza internazionale), territorio agricolo, che altrove, e anche nelle immediate vicinanze del Parco, sono inesorabilmente scomparsi sotto il cemento.

Il merito di questi risultati è di chi ha amministrato il Parco finora e di alcuni illuminati amministratori locali e regionali. Spesso con il fondamentale apporto di cittadini, associazioni e comitati di difesa del Parco. Adesso, condividiamo  l’esigenza di accelerare su un ruolo più dinamico e attivo per il Parco del futuro, ma questo non potrà concretizzarsi andando a intaccare la consistenza delle risorse naturali che ci sono state affidate. Questa sfida dovrà essere governata da un futuro Direttore all'altezza, per competenza ed esperienza, del compito.

Per questo, nella scelta del nuovo Direttore, vanno evitati profili che siano in contrasto con le politiche di conservazione, che aprano la strada all’erosione degli habitat e della naturalità del Parco, e soprattutto che non siano in grado di interpretare e governare le sfide che il Parco ha davanti. Magari scegliendo solo sulla base dell'appartenza politica e partitica locale. Nella valutazione dei curricula, è necessario capire quale ruolo abbiano interpretato, nelle loro attività pubbliche e private, i candidati rispetto a questi obiettivi e a queste priorità. La stessa Regione Toscana ha sempre ribadito, anche pubblicamente, questa necessità.

Se venisse nominato un Direttore non all'altezza di queste caratteristiche, si porrebbe una seria ipoteca sul futuro del Parco, assecondando quelle spinte che vedono nello sfruttamento immediato delle risorse il modo migliore per uscire dalla crisi, mentre noi crediamo che si tratti del modo migliore per giocarsi il futuro.

Siamo sicuri che né noi né Lei, Presidente, auspichiamo un esito rovinoso nella gestione del Parco. Per questo Le chiediamo di fare la scelta giusta, che guardi alle competenze, all’indipendenza e agli interessi generali. Il coraggio che ha dimostrato negli ultimi mesi nelle questioni che ha affrontato con successo, sono l’esempio cui guardiamo con fiducia.

Un cordiale saluto.

Legambiente Pisa, Versilia, Valdera
LIPU Pisa
WWF Pisa e Lucca
Italia Nostra Versilia

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