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Cronaca Centro Storico / Via San Francesco

Spazio al verde: lungo le mura un parco pubblico di 2500 metri quadrati

Operai al lavoro per la bonifica dell'area fra Via San Francesco e la ex Marzotto: prima la smaltimento dei rifiuti e poi la rimozione dell'eternit sopra le strutture abusive, il tutto nella massima sicurezza dei bambini

Le mura del quartiere di San Francesco dopo quelle comprese fra le porte a Lucca e di San Zeno. Avanza a ritmi serrati la riqualificazione di tutta la cinta muraria medievale, il grande progetto da 9 milioni di euro (inclusa l’acquisizione di alcune aree di proprietà privata) finanziato al 60% con fondi europei e per la parte restante con risorse messe a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, che ha preso le mosse la settimana scorsa dal tratto che corre parallelo a Via del Brennero con i primi ponteggi a fianco del Bastione del Parlascio.

Da alcuni giorni, infatti, uomini e mezzi sono al lavoro lungo quel segmento di mura compreso fra Via San Francesco e la ex Marzotto, un’area di quasi 2.415 metri quadrati per decenni coperta da una fitta boscaglia e inaccessibile. L’amministrazioine comunale, nell’ambito del Progetto Mura, l’ha acquistata dai proprietari privati per 193mila euro e ne farà una delle nuove aree a verde che nasceranno attorno alle mura: la zona, infatti, diverrà un parco pubblico con tanto di panchine, un chiosco bar e una pista ciclo-pedonale collegata a quella proveniente da San Zeno che potrà consentire a bambini e genitori provenienti da Porta a Lucca di raggiungere in sicurezza le vicine scuole elementari “Damiano Chiesa” andando a piedi o muovendosi in bici.

Completata la pulizia delle boscaglia, da stamani sono in azione gli operai della “Labromar”, la ditta livornese specializzata in bonifiche ambientali cui è affidato il compito di riportare al pulito tutta l’area in cui al momento si trovano anche alcune strutture abusivi per lungo tempo magazzino di alcuni esercizi commerciali e che dovranno essere svuotate e abbattute. Per almeno una decina di giorni saranno impegnati nello smaltimento dei rifiuti che ancora si trovano all’interno di tali strutture. Dopodiché, prima dell’abbattimento, sarà la volta della rimozione dell’eternit che ricopre i tetti, un’operazione che sarà condotta seguendo le procedure più moderne in materia di sicurezza (le lastre saranno smontate, incapsulate e trasportate in un impianto di smaltimento autorizzato nella loro interezza, senza che vi sia alcuna necessità spezzarle e, quindi, di produrre polveri in loco). In ogni caso, d’accordo con il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Fibonacci” (al quale appartengono anche le elementari “Damiano Chiesa”), l’intervento di rimozione delle lastre di eternit sarà sospeso mezz'ora prima degli orari d’ingresso e le uscite dei bambini da scuola per riprendere trenta minuti dopo.

 

 

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