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Cronaca

Patrimonio immobiliare: asse fra il Comune di Pisa ed il Demanio

Lunedì la riunione delle istituzioni comunali con Roberto Reggi e Stefano Lombardi, rispettivamente direttore nazionale e regionale dell'agenzia del demanio. Previsti trasferimenti, razionalizzazioni e valorizzazioni culturali

Pisa fra le più capaci a sfruttare il federalismo demaniale, con tante nuove manovre in corso d'opera. Ieri al Palazzo di Fiumi e Fossi c'è stato l'incontro fra Comune e Demanio per fare il punto della situazione e rilanciare le occasioni di razionalizzazione e valorizzazione degli immobili del territorio. Erano presenti il sindaco Filippeschi, l'assessore ai lavori pubblici Andrea Serfogli, il direttore nazionale dell'agenzia del demanio Roberto Reggi e quello regionale Stefano Lombardi.

Nel territorio pisano il 75% dei beni richiesti è già stato trasferito dallo Stato agli enti locali, a fronte di una media nazionale del 30%. A breve toccherà al tratto statale del Lungarno D'Annunzio e l'ex Deposito carburanti per il progetto 'People Mover'. E' lo stesso Reggi ad annunciarlo, rendendo note anche le trattative in corso per la valorizzazione del patrimonio immobilare culturale. In totale i beni trasferiti sono stati 24, con altri 10 in attesa di delibera comunale come il viale delle Piagge, il sedime del trammino per la pista ciclabile verso il mare, il parco Solarino e il parco di via delle Trincere. A questi si aggiungono altri 8 beni, 4 in riesame e 4 in trattazione.

Per il federalismo culturale Reggi ha ricordato sono in corso tavoli tecnici fra Demanio e Mibact per diversi progetti. Uno di questi è la realizzazione del 'Museo della radio' presso la Stazione Radiotelegrafica Marconi di Coltano. Il Comune ha chiesto la Chiesa e il convento di San Francesco, che ha bisogno di riqualificazione e su cui esiste un progetto della Sovrintendenza con un impegno di finanziamento da parte della Fondazione Pisa. Poi Piazza Don Minzoni, l'unica parte del Giardino Scotto che ancora non è di proprietà comunale. Infine la Chiesa di San Silvestro, il cui interno ha bisogno di un restauro da 15 anni, dove gli 'Amici dei Musei' si sono resi disponibili alla gestione e all'apertura.

La razionalizzazione riguarderà ad esempio il sistema delle reciproche spese. L'esempio è quello di Palazzo Mosca, per cui il Comune paga l'affitto allo Stato, così come al contrario accade per la Caserma dei Carabinieri. E' in corso la valutazione della permuta, che però deve risultare pari, per cui in trattativa c'è un ulteriore immobile comunale in via della Scuola che diverrà sede della Polizia Giudiziaria. Balla anche il palazzo delle Logge di Banchi, che al piano superiore è occupato dall'Archivio di Stato, in contropartita con locali ad Ospedaletto.

In discussione al Governo l'istituzione di un fondo nazionale per acquistare gli immobili di proprietà delle province utilizzati dalle forze dell'ordine. La vendita ad esempio di una parte della caserma dei Carabinieri ed il palazzo della Prefettura potrebbero portare risorse all'ente provinciale in grave crisi finanziaria a seguito delle recenti riforme.

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