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Cronaca

Disabile da 44 anni, l'Inps gli revoca la pensione: "Troppi viaggi in Marocco"

L'Inps di Pisa ha sospeso la pensione a Soriano Ceccanti: un invalido al 100% che secondo l'istituto trascorre troppo tempo all'estero. La vicenda è stata portata alla ribalta da Adriano Sofri che ne ha parlato sul sul quotidiano 'Il Foglio'

Una storia assurda di disabilità e ingiustizie, quella che ieri è stata raccontata e portata alla ribalta da Adriano Sofri nel quotidiano 'Il Foglio'. Protagonisti della vicenda sono Soriano Ceccanti, disabile al 100% da 44 anni, e l'Inps di Pisa che gli ha sospeso la pensione con la motivazione che trascorre troppo tempo all'estero. Soriano Ceccanti è un amico personale di Sofri, costretto su una sedie a rotelle dal capodanno 1969, anno in cui aveva solo 16 anni e fu colpito da un proiettile, sparato dalle forze dell'ordine durante una manifestazione.

Nell'articolo-denuncia, Sofri sostiene che Ceccanti trascorre da tempo lunghi soggiorni in Marocco per motivi personali, pur mantenendo la residenza in Italia e a Pisa. Una situazione normale ma non per l'Inps che gli ha revocato l'assegno di disabilità. Dopo la richiesta di spiegazioni da parte di Ceccanti che chiedeva motivazioni per questa decisione assurda, l'Inps ha risposto tramite una funzionaria che "la pensione viene sospesa quando uno soggiorna all'estero per più di un mese".

La vicenda ha innalzato un'indignazione generale da parte dell'opinione pubblica che ieri ha letto la nota di Sofri. Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, affermando che la sospensione della pensione di invalidità è avvenuta con motivazioni che paiono abnormi: "Sono sinceramente sbalordito e spero proprio che la vicenda si risolva con urgenza".

Il primo cittadino ha ringraziato Sofri per avere reso pubblica la disavventura di Ceccanti e ha chiesto ai dirigenti dell'Inps di non aggiungere allo svantaggio a Soriano con un'assurda penalizzazione: "Parlerò con l'interessato e poi prenderò contatto con l'Inps per chiedere notizie e trovare una soluzione al problema". Amara la riflessione conclusiva dell'articolo di Sofri: "Avevo, e conto di avere ancora, dell'Inps pisano tutt'altra opinione. Per non dovermi convincere che un disabile al 100% che insista ad avere la sua vita non sia visto di buon occhio".
 

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