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Cronaca

Sociale: "Stop ai finanziamenti per l'accoglienza e verifiche sulle case popolari"

Il piano del Comune. Previsti anche accertamenti sul campo rom di Coltano e una ricognizione delle condizioni del patrimonio Erp esistente in vista di futuri investimenti

Stop ai finanziamenti per i centri di accoglienza, verifiche sul campo rom di Coltano, stretta sui controlli per le assegnazioni delle case popolari e ricognizione delle condizioni del patrimonio Erp esistente. E' il piano, in parte già avviato, che il Comune intende portare avanti nei prossimi mesi nel settore del "welfare". A spiegare i prossimi passi è l'assessore al Sociale, Gianna Gambaccini.

Centri di accoglienza

Dopo l''uscita del Comune dai progetti ex Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) l'amministrazione mette nel mirino la chiusura del centro di accoglienza di via Livornese, gestito dalla Società della salute attraverso una cooperativa. "A partire dal 1° gennaio 2020 - spiega la Gambaccini - taglieremo i finanziamenti per il centro che andrà quindi verso la chiusura". Sono circa 25 le persone ospitate al suo interno: "Molte di queste - prosegue l'assessore - sono abbastanza integrate, alcune già lavorano. Dopo la chiusura del centro verranno aiutate a reinserirsi nel tessuto sociale". In prospettiva si lavora per spostare fuori dal Comune il centro di accoglienza di via Battisti: "In questo caso - prosegue l'assessore - il centro è gestito dalla Croce Rossa sotto la supervisione della Prefettura, i finanziamenti non dipendono quindi dal Comune. Abbiamo avviato un dialogo con la Prefettura per individuare un altro luogo, fuori dal territorio comunale, dove poter spostare il  centro".

Campo rom di Coltano

Continua anche il percorso avviato sui campi rom. "Dopo la chiusura di quello di Ospedaletto che era considerato il più grande della Toscana - afferma la Gambaccini - abbiamo avviato una serie di verifiche su quello autorizzato di Coltano". Qui si trovano circa 15 famiglie: "Le assegnazioni delle abitazioni scadranno a fine dicembre - continua l'assessore - stiamo verificando che le famiglie rispettino una serie di impegni necessari per mantenere l'assegnazione. Tra questi l'obbligo ad esempio di mandare i figli a scuola o il non avere alcuna pendenza penale. Abbiamo avviato controlli anche sulle situazioni patrimoniali delle famiglie, per verificare che abbiano effettivamente un reddito basso. In caso questi obblighi non siano stati rispettati toglieremo l'assegnazione, altrimenti questa si rinnoverà in automatico".

Case popolari

Proseguono anche i controlli sulle assegnazioni delle case di edilizia residenziale pubblica. "Un percorso che abbiamo già avviato nei mesi scorsi - spiega Gambaccini - e che ci ha portato ad accertare 65 casi irregolarità, tra morosità colpevole e famiglie con possedimenti all'estero. In dieci di questi casi il procedimento di revoca dell'assegnazione si completerà entro l'inizio del nuovo anno, per gli altri servirà un pò più di tempo". Avviato anche un percorso con Apes per capire le criticità, nei vari quartieri, dei vari alloggi popolari. "Negli anni precedenti - conclude l'assessore al Sociale - si è lavorato molto sull'emergenza. Noi abbiamo invece avviato una ricognizione del patrimonio esistente, con l'obiettivo di inserire, nei prossimi anni, i lavori tra quelli finanziabili dal Lode pisano".

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