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Sicurezza alla stazione: arriva il "piano di controllo straordinario" su pubblici esercizi e strutture ricettive

La delibera della giunta pisana prevede una mappatura delle attività economiche, con poi successivi controlli a campione della Polizia Municipale

Verificare il rispetto della legalità delle attività economiche in zona stazione, mappandole in modo puntuale, per contrastare di riflesso la criminalità. E' l'indicazione espressa dalla giunta guidata dal sindaco di Pisa Michele Conti, con una delibera dello scorso primo settembre, con cui è stato dato avvio alla "predisposizione ed esecuzione di un piano di controllo straordinario delle attività economiche (pubblici esercizi, esercizi commerciali, esercizi artigianali) e delle attività ricettive (in particolare B&B, affittacamere professionali e non professionali, appartamenti vacanze) ubicate in zona Stazione ferroviaria".

Si legge nel documento che "il Suap (l'ufficio delle attività produttive ndr) provvederà, sulla scorta delle risultanze d'ufficio, a mappare tutte le attività suddette, operando un preventivo e puntuale controllo documentale in ordine ai requisiti oggettivi e soggettivi per l'esercizio delle attività medesime, segnalando di conseguenza ai competenti uffici comunali le situazioni meritevoli di approfondimento". A quel punto gli atti saranno trasmessi alla Polizia Municipale, "la quale opererà dei controlli a campione delle attività segnalate, provvedendo ad adottare, qualora ne ricorrano i presupposti, tutti quei provvedimenti, sanzionatori ed interdittivi, previsti per legge".

Le vie interessate sono: Piazza della Stazione, via Corridoni, via Colombo, via Vespucci, via Puccini, viale Gramsci (galleria A e galleria B), via Mascagni. Lo scopo è sottolineato dalla stessa delibera, votata al "contrasto al compimento di attività illecite, ad ogni forma di abusivismo e di prevenzione di tutti quei comportamenti che minano la sicurezza urbana e la tranquillità delle persone". In sostanza, eliminando situazioni di irregolarità nel tessuto economico, l'amministrazione vuole ridurre il contesto 'borderline' nel quale prolifera il sottobosco di personaggi poco raccomandabili che stabilmente staziona nell'area, definiti nella delibera come "soggetti, spesso di origine straniera, pregiudicati, clandestini, senza occupazione o fissa dimora, dediti al commercio di sostanze stupefacenti ovvero consumatori di dette sostanze, che costituiscono i soggetti nei confronti dei quali si esplicita l'attività di polizia giudiziaria".

Per questo per l'amministrazione "si rende opportuno incrementare le attività di polizia ordinariamente svolte in zona stazione ferroviaria con un piano straordinario di controllo degli esercizi economici e delle strutture ricettive dell'area, così da rendere ancora più incisiva la risposta delle Istituzioni a quanti abitualmente delinquono e rendono più insicure certe zone della città".

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