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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Piano Integrato del Parco: "Si salvaguardi il ruolo di tutela della biodiversità"

Le associazioni ambientaliste auspicano un "ampio coinvolgimento" nella redazione della pianificazione

Partecipare al dibattito, con l'obiettivo di ampliare le aree di tutela. E' partito nei giorni scorsi il percorso partecipato per la definizione del Piano Integrato del Parco di San Rossore, il nuovo strumento di piaificazione che riunirà le discipline delle varie aree di attività dell'ente. Le associazioni ambientaliste sono molto interessate, cosi Amici della Terra Versilia, Legambiente Pisa, Legambiente Versilia ed WWF Alta Toscana auspicano "il più ampio coinvolgimento di tutti i soggetti che vivono il Parco, con l'augurio che questo avvenga quanto prima, per contribuire ai contenuti che lo costituiranno e per promuovere e condividere una visione consapevole dell'eccellenza che il Parco rappresenta, in un'area intensamente urbanizzata come la Piana Pisana e della Versilia".

Nella pianificazione dovrà essere "sottolineato il ruolo vitale che la Biodiversità del Parco svolge nella rinnovabilità di risorse preziose, come acqua e aria, e nella mitigazione del clima. L'estate torrida che si sta vivendo ci dà una misura di cosa sarebbe stato senza il Parco o comunque con un territorio più indebolito e frammentato". Dopo l'ampliamento nel 2016 della 'Selva Pisana' verso il Monte Pisano, le Colline di Livorno e di Massarosa, con l'istituzione della Riserva della Biosfera delle 'Selve Costiere di Toscana', per le associazioni esse si dovrebbero "includere nei confini del Parco e andare oltre. Infatti, i tempi e le ricerche sono maturi per proporre un incremento dei siti di Interesse Comunitario del Parco e delle relative Zone Speciali di Conservazione, sia sul Litorale Pisano che su quello Versiliese, con la costituzione di un 'SIC discontinuo' che includa nel Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Un sistema che in Versilia è costituito da 5 zone di eccellenza: le Dune di Forte dei Marmi, il Lago di Porta, la Versiliana, il Giardo, l'Area della Peschiera, l'area del Magazzeno, alle quali collegare i corridoi ecologici fluviali da riqualificare previsti dal PIT costituiti: dal fiume Versilia, dal torrente Baccatoio, dal fiume Camaiore e i vari frammenti di habitat interclusi nell’area urbanizzata".

Un grande parco quindi. "Un sistema - dicono le associazioni - su cui l'Unione dei Comuni della Versilia sta preparando un protocollo d'intesa per richiedere alla Regione di avviare la procedura di riconoscimento Europea. Un avvio di procedura che può trovare sinergie nella realizzazione del nuovo Piano Integrato del Parco, costituendo una garanzia per la difesa di territori caratterizzati da ambienti e paesaggi unici, intrisi di storia e di cultura, difendendoli dall'avidità speculativa di chi pensa di appropriarsene per sfruttarli a soli fini economici cancellandone l'identità".

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