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Cronaca San Miniato

Valdarno, Piano Intercomunale di Protezione Civile: dai volontari un aiuto prezioso

I Comuni di San Miniato, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto, Santa Maria a Monte e Montopoli in Val d’Arno hanno dato vita ad un programma congiunto per gestire i momenti di allerta ed emergenza in occasione di calamità naturali

Presentato il Piano Intercomunale di Protezione Civile dei Comuni di San Miniato, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto, Santa Maria a Monte e Montopoli in Val d’Arno che hanno raggiunto un importante risultato in ambito di 'pianificazione' della rete di Protezione Civile.  

I tecnici che compongono il Centro Intercomunale di Protezione Civile, con sede a Santa Croce sull’Arno in quanto Comune capofila, hanno completato la redazione del Piano Intercomunale di Protezione Civile recependo tutte le prescrizioni disposte dal Dipartimento di Protezione Civile Regionale. Un lavoro impegnativo che ha visto l’adeguamento alle nuove normative e alle prescrizioni nel frattempo intervenute.  

Il Piano Intercomunale di Protezione Civile prende in considerazione alcuni aspetti fondamentali che sono stati illustrati durante la conferenza stampa e che possono essere così riassunti:

- in modo prevalente il Rischio Idraulico in considerazione della conformazione territoriale e dei bacini idrografici che insistono su tutto il comprensorio. Il rischio idraulico si divide in due scenari: lo scenario 'Ricorrente' che interessa il reticolo minore e lo scenario 'Massimo Atteso' che interessa l’Arno e le eventuali conseguenze di una sua esondazione;

- il Rischio Frane che è una componente importante del rischio idrogeologico e la fragilità delle colline;

- per quanto riguarda il Rischio Incendi Boschivi e Terremoto sono eventi che seguono procedure proprie ma che si appoggiano alla struttura operativa del rischio idrogeologico e per i quali è predisposta la previsione di aree di accoglienza per la popolazione e sistemi di allertamento delle Associazioni in collegamento con la Struttura Intercomunale di coordinamento.

Tutti i rischi hanno come base comune una pianificazione territoriale che prende in considerazione le strutture strategiche/sensibili e di accoglienza, la logistica della viabilità e i sistemi di comunicazione e tutte queste attività sono coordinate dalle diverse squadre comunali in stretto collegamento con il Centro Intercomunale (COI).Toti, Ciaponi, Gabbanini, Parrella, Vivaldi, Conservi e Rossi-2

Con l’approvazione del Piano Intercomunale si concluderà la procedura amministrativa e contestualmente  prenderà avvio la parte operativa che consiste nel dialogo tra le varie figure che compongono la Protezione Civile ovvero la collaborazione tra istituzioni e volontariato.

Le associazioni di volontariato sono un elemento primario delle attività che si svolgono con il nome Protezione Civile perché hanno un rapporto capillare con il territorio e con la popolazione.
Negli anni in cui i Comuni hanno lavorato alla redazione del Piano Intercomunale il rapporto con le associazioni è stato determinante e, soprattutto, è stato determinate testare con esercitazioni l’efficacia delle comunicazioni, delle operazioni, della logistica ma anche la verifica dei punti deboli. Tutte le associazioni hanno dato il loro massimo contributo e, anzi, senza la loro preziosa collaborazione, il Piano non avrebbe efficacia.

I Comuni adesso si preparano pertanto ad attivare il percorso conclusivo, ovvero l’approvazione in Consiglio Comunale entro la fine dell’anno che coinciderà con il vero inizio della collaborazione tra tutti i soggetti non solo in emergenza ma anche nella fase di attesa ed allerta.

In conferenza stampa erano presenti, oltre ai tecnici dei comuni interessati e le associazioni di volontariato, il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini e l’assessore Chiara Rossi, il sindaco di Santa Croce sull’Arno Osvaldo Ciaponi e l’assessore Piero Conservi,  il vicesindaco di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti, il sindaco di Montopoli in Val d’Arno Alessandra Vivaldi e il sindaco di Santa Maria a Monte Ilaria Parrella. 

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