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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Costumi della sfilata delle Repubbliche Marinare pignorati: "Sono ancora del Comune"

L'amministrazione comunale ripercorre la vicenda del debito nei confronti di un commercialista pisano, mai pagato per il suo lavoro di contabilità per la manifestazione storica

"I costumi sono tuttora di proprietà del Comune e non ne è stata ancora disposta la vendita". E' quanto precisa l'amministrazione comunale di Pisa sulla vicenda che vede protagonisti i costumi della regata delle Repubbliche Marinare, che andrebbero a coprire il credito vantato da un commercialista pisano, Giacomo Celandroni, nei confronti dello stesso ente di Palazzo Gambacorti. Il commercialista non è stato infatti pagato per il suo lavoro a favore del Comitato pisano delle Repubbliche Marinare e si è così rivolto al giudice.

E' la stessa amministrazione comunale a fare chiarezza sulla vicenda.

"Gli avvenimenti fanno riferimento a una decina di anni fa (1998) - sottolineano da Palazzo Gambacorti - il Comitato ARMI (Comitato Repubbliche Marinare) incaricò il commercialista Giacomo Celandroni di tenere la contabilità relativa alla manifestazione storica. Il commercialista, svolto il suo compito, chiese al Comitato che gli fosse corrisposta la rimanenza dovuta (circa 2 mila euro). Avendo sollecitato più volte il Comitato a pagare e non avendo ricevuto risposta, il Celandroni si è rivolto al giudice chiedendo l’emissione di un decreto ingiuntivo nei confronti del Comitato. In assenza di alcuna opposizione, il decreto è divenuto esecutivo. E Il debito è diventato, pertanto, non più contestabile".

"Il Celandroni, poiché nessuno pagava - proseguono dall'amministrazione comunale - ha chiesto il pignoramento dei  costumi della Regata Storica, assumendo che la proprietà di questi fosse del comitato ARMI. Il pignoramento, impugnato dal Comune, è stato in un primo tempo sospeso; indi, il giudice ha revocato la sospensione, dando così corso al procedimento esecutivo, volto a vendere i costumi per recuperare il debito, nel frattempo salito a 4 mila euro. Nel frattempo il Comune, come autorizzato dal giudice, ha proposto un giudizio ordinario per dimostrare che i costumi appartengono unicamente al Comune anziché al Comitato ARMI. Per questo motivo il Comune ha chiesto nuovamente la sospensione dell’esecuzione. E il giudice, preso atto della memoria difensiva del Comune, prende tempo e sulla vicenda si pronuncerà successivamente. I costumi pertanto sono tuttora di proprietà del Comune e non ne è stata ancora disposta la vendita".

Sulla vicenda il consigliere comunale Riccardo Buscemi (Fi-Pdl) ha presentato un question time, così il caso sarà discusso nel prossimo Consiglio Comunale di giovedì 6 aprile (dalle 15, sala Regia del Comune). Al consigliere Buscemi gli risponderà l’assessore alle Manifestazioni Storiche del Comune di Pisa, Federico Eligi. Inoltre si parlerà della vicenda anche venerdì prossimo, 7 aprile, alle 10,30 sempre in Comune, in una apposita seduta della 1ª Commissione di Controllo e Garanzia.

 

                            

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