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Cronaca Castelfranco di Sotto

Pirogassificatore Castelfranco: il Consiglio di Stato accoglie il ricorso

Le operazioni di montaggio dell'impianto vanno avanti, anche se spetterà poi al Tar decidere la sua messa o meno in funzione. Soddisfatto il comitato dei cittadini, che da mesi lotta contro l'inceneritore

Il cantiere per la costruzione del pirogassificatore può riaprire i battenti, visto che il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Regione Toscana contro l'ordinanza cautelare del Tar che aveva bloccato i lavori. La Waste Recycling può così continuare a lavorare per terminare l'impianto di smaltimento, da mesi al centro di polemiche.

Nella sua ordinanza, si legge in una nota della Regione, il Consiglio di Stato ha infatti rilevato che il completamento dei lavori dell’opera non pregiudica la possibilità di valutazione nel merito dell’impugnazione a suo tempo presentata dai Comuni di Castelfranco di Sotto e Montopoli Val d’Arno, la cui discussione presso il Tar è prevista nel novembre prossimo. In poche parole i lavori di costruzione vanno avanti, ma la messa in funzione dell'impianto è ancora da vedere.

"Abbiamo vinto" dicono i comitati dei cittadini che osteggiano la costruzione del pirogassificatore, dopo la sentenza del Consiglio di Stato. A riassumere il parere dei cittadini è l'avvocato Altavilla, presente all'udienza in rappresentanza proprio dei comitati. Il Comune di Castelfranco di Sotto, intanto, guarda con soddisfazione al pronunciamento del Consiglio di Stato che appunto, "pur sbloccando la sospensione dei lavori di montaggio dell'impianto ordinata dal Tar, prescrive comunque che lo stesso non sia messo in esercizio".

Secondo l'amministrazione comunale, "si può ravvisare un atteggiamento coerente tra i pronunciamenti dello stesso Tar toscano e del Consiglio di Stato, tendente a scongiurare l'accensione del pirogassificatore prima che sia verificata fino in fondo la correttezza dell'iter autorizzativo e la completezza del progetto presentato sotto l'aspetto della tutela ambientale". Il prossimo novembre, il Tar si pronuncerà rispetto all'iter autorizzativo dell'impianto, oggetto di ricorso da parte dei comitati, dei Comuni del Comprensorio del Cuoio e di Rifondazione Comunista.

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