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Cronaca Le Piagge

Dismissione complesso 'Pisa 81', Fi-Pdl: "L'Amministrazione vigili sulla vicenda"

Il gruppo consiliare: "Un'operazione finanziaria che porterebbe nelle casse della cooperativa che se ne occupa un utile di quasi 14 milioni di euro. Un ricarico privo di utilità sociale e che poco a che vedere con lo spirito cooperativo"

“L'amministrazione comunale vigili sulla vicenda”. E' quanto richiesto ieri da Fi-Pdl in merito alla dismissione di 'Pisa 81' il complesso edilizio (200 unità residenziali e 38 fondi) che si trova alle Piagge. La vicenda è piuttosto intricata e per capirla è necessario fare un passo indietro.

Il complesso venne costruito a metà degli anni '80 suscitando scalpore e polemiche per le violazioni urbanistiche ed edilizie che accompagnarono la sua edificazione. Tanto che, nel corso degli anni, fu emessa una ordinanza di demolizione a cui fecero seguito processi di sanatoria che, però, non vennero mai portati a termine nella loro interezza. Appena costruiti gli edifici furono subito acquistati dall'Enpam, l'Ente previdenziale dei medicil, il quale, negli ultimi dieci anni, ha più volte tentato di disfarsi degli appartamenti. “Un'operazione di per se non facile – spiega Gino Logli, consigliere comunale di Fi-Pdl - in quanto ancora oggi molti appartamenti presentano diversi aspetti che non sono a norma. Ad ogni modo il primo tentativo di vendere il complesso risale al 2008 ma si concluse con un nulla di fatto”.

Dalla fine del 2014 le procedure di vendita hanno però avuto una svolta. Empam inizia infatti a dialogare con soggetti che operano nel mondo cooperativistico per individuare un soggetto adatto alla dismissione del complesso. A questo punto si costituisce una cooperativa, 'Pisa 81', associata a Confcooperative. “Una cooperativa nata al di fuori del controllo condominiale – prosegue Logli - che ha poi cercato soci anche tra gli inquilini fornendo in alcuni casi addirittura informazioni errate”.

La nuova cooperativa sottoscrive con l'Empan un preliminare di acquisto e, conseguentemente, a inizio 2015, inizia a sottoscrivere i preliminari di vendita con i propri soci, inviando una raccomandata a tutti gli inquilini del complesso immobiliare per aderire all'acquisto. “Il problema – dice Riccardo Buscemi, consigliere di Forza Italia-Pdl - è la cooperativa acquisterebbe gli immobili da Empam a 1.119 euro al metro quadrato, rivendedola poi agli inquilini ad un prezzo di 1.550 euro al metro quadro. In sostanza: acquisterebbe l'intero complesso a circa 36milioni ricavandone, al momento della vendita, un utile di quasi 14 milioni di euro. Un ricarico privo di utilità sociale e che poco a che vedere con lo spirito cooperativo. Tutto questo avviene in un quadro sociale dove 150 inquilini non hanno tutti la stessa situazione economica. Le famiglie che non avranno la posibilità o la volontà di comprare avranno difficoltà perchè il loro affitto sarà inevitabilmente destinato a crescere”.

“Siamo di fronte alla più grande alienazione immobiliare che Pisa abbia a memoria d'uomo – concludono i due consiglieri – e l'Amministrazione comunale sembra assistere nella più assoluta indifferenza. Chiediamo che vigili sulla vicenda”.

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