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Cronaca

Si stringe il legame tra Pisa e la Pisa greca delle antiche 'Pisiadi', poi 'Olimpiadi'

Ricevuta a Palazzo Gambacorti una delegazione dell'antico paese greco che secondo la leggenda ha dato le origini alla città

Pisa in Italia e Pisa greca nel Peloponneso si incontrano per stringere un legame di amicizia basata su origini storiche e leggendarie. L'origine di Pisa fondata come città e colonia greca è una delle ipotesi più accreditate: secondo la leggenda, alcuni profughi originari di Pisa greca, di ritorno dalla guerra di Troia dove furono sconfitti, fondarono in Italia l’attuale Pisa. Ad accreditare la leggenda il fatto che presso il paese di Pisa in Grecia, nel Peloponneso vicino al Comune di Olimpia, scorre il fiume Alfeo, e Alfea è proprio il nome con cui Pisa veniva chiamata nel medioevo.

Ha origini storiche e leggendarie dunque il legame tra la città toscana e il paese del Peloponneso, che oggi, martedì 1 agosto, sono state ricordate nell’incontro avvenuto in Sala Baleari a Palazzo Gambacorti, dove l’assessore allo sport e ai rapporti con l’Università Frida Scarpa insieme all’assessore con delega ai gemellaggi Riccardo Buscemi hanno accolto una delegazione di Pisa greca costituita da Lambi Sofianòpoulos, fratello del presidente di Pisa (che non ha potuto essere presente a causa dell’emergenza incendi), accompagnato da Alessandro Rabassi, pisano appassionato di storia, ideatore e promulgatore dell’amicizia tra le due città, Federico Malinverni, italiano di origini greche impegnato nel sostenere relazioni di amicizia tra Italia e Grecia, e Simone Giannecchini, nipote dell’ex sindaco di Sparta Mario Tzortzakis che ha studiato a Pisa e ha messo in contatto le due delegazioni.

"Come documenta la storia antica - ha dichiarato l’assessore Frida Scarpa - l’antica Pisa greca è riconosciuta universalmente come la culla dei giochi olimpici: le prime olimpiadi infatti non si sarebbero tenute ad Olimpia ma a Pisa, ed erano chiamate 'Pisiadi'. Quando poi la città di Pisa greca venne sconfitta da una lega di cui faceva parte Olimpia, perse il diritto di organizzare i giochi. Da allora Olimpia fece proprie quelle tradizioni e iniziò ad organizzare i giochi che presero il suo nome. Grazie a questo nuova amicizia tra le due città, tra la Pisa olimpica antica e la Pisa moderna, speriamo di poter collaborare e rinsaldare il legame tra la nostra città e le tradizioni olimpiche, anche in vista delle prossime olimpiadi invernali che si terranno in Italia. Inoltre proveremo a portare avanti progetti con l’Università di Pisa per realizzare eventi che portino gli studenti di archeologia a studiare e realizzare scavi presso le rovine del Palazzo di Enomao (re di Pisa) tra Pisa e Olimpia, che rappresenta un’area archeologica ancora tutta da scoprire".

"Una storia affascinante - ha aggiunto l’assessore Riccardo Buscemi - è la madre Pisa che ha dato vita alla Pisa figlia, un legame che adesso si ritrova e si rinsalda, che certamente porteremo avanti con progetti per favorire lo scambio e l’amicizia tra due popoli che hanno origini comuni. Ringraziamo il rappresentante di Pisa per averci fatto dono di due ampolle che rappresentano simbolicamente la terra sulle rovine del Palazzo di Enomao e l’acqua del fiume Alfeo".

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