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Cronaca

Tassa sui rifiuti: Pisa è la settima città più cara d'Italia

E' quanto emerge dal rapporto del Creef, il Centro di ricerche economiche Federconsumatori. Dal 2010 ad oggi l'imposta è aumentata del 60,2%. Duro attacco di Valeria Antoni (M5S): "Pisa è tornata ad essere la Repubblica delle tasse"

Pisa è la settima città più cara d'Italia nella classifica della Tari 2015. E' quanto emerge dal rapporto studio del Creef, il Centro di ricerche economiche Federconsumatori. Secondo il dossier il Comune quest’anno spedirà a casa delle famiglie pisane un bollettino medio di 407 euro. A tanto ammonterà il tributo per una famiglia standard di tre persone che abita in un appartamento di 100 metri quadrati. Tra le città Toscane Pisa è preceduta solo da Grosseto (sesta classificata con 414 euro), poi alcune città del sud (prima in graduatoria Cagliari, con 497 euro, poi Salerno con 468 euro e Reggio Calabria con 465).

AUMENTI DAL 2010 AD OGGI. La situazione appare ancora peggiore se si guardano gli aumenti che la tassa ha subito dal 2010 ad oggi: l'imposta è infatti aumentata del 60,2%. Un incremento che posiziona Pisa al 5° posto di questa speciale classifica, preceduta solo da Reggio Calabria (148,7%), Ragusa (64,5%), L’Aquila (64,4%) e Cagliari (62,4%).

POLEMICHE. Sulla vicenda interviene la consigliera comunale 5 Stelle Valeria Antoni. "Oggi - scrive la Antoni in una nota - scopriamo che Pisa è tornata una gloriosa Repubblica delle Tasse. Le giustificazioni addotte dall'assessore sulla triplicazione delle tasse negli ultimi anni sono imbarazzanti e sanno più di un arrampicata sugli specchi".

"L'assessore - prosegue la 5 Stelle - si dimentica di spiegare come mai il comune di Pisa non ha aderito alle prescrizioni della Regione in merito al tetto imposto sul costo dei rifiuti a tonnellata. Non racconta che l'impianto di smaltimento ossia di incenerimento costa ai pisani un occhio della testa. Non giustifica come mai Pisa trasferisce 10  tonnellate l'anno nell'impianto del Picchianti (Livorno) oltre a quelle trasferite in altri comuni, di cui non è dato avere notizia".

Il consigliere 5 Stelle chiede poi all'assessore Serfogli di spiegare "come mai in anni e anni di monocolore a Pisa non è mai partita la raccolta differenziata, se non in maniera del tutto schizofrenica, come abbiamo visto nell'ultimo anno, per cui se abiti a Ospedaletto conferisci in un modo, se abiti in centro in un altro  nel litorale addirittura con un terzo sistema ancora".

"I pisani sono stufi di pagare per gli errori e le distrazioni di questa classe politica che trova una giustificazione per tutto meno che alla loro inadeguatezza - conclude la Antoni - se non si è in grado di esercitare un controllo su una partecipata così strategica (Geofor Ndr) lo si dichiari senza se e senza ma. La gara regionale dei rifiuti nel suo percorso a ostacoli sta dimostrando tutta l'inadeguatezza di questa classe dirigente, da un lato un sindaco che non spiega alla città il futuro in materia di rifiuti dall'altro una giunta totalmente disinformata sulle dinamiche delle sue partecipate".

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