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Cronaca

'Pisa street art': in uscita il libro che cataloga e mappa le opere in città

Cospicuo il patrimonio artistico di Pisa, partito dallo storico 'Tuttomondo' di Haring del 1989

Per raccogliere, catalogare e proporre una visita ragionata di tutte le opere di arte urbana a Pisa è nata una pubblicazione, a cura dell’architetto Roberto Pasqualetti e di Gian Guido Maria Grassi, con prefazione di Andrea Ferrante e contributo di Diadora Poletti: 'Pisa street art'. Comprensiva di traduzione in inglese, sarà pubblicata nei prossimi giorni da Ets con il patrocinio di Regione Toscana, Comune di Pisa, Università di Pisa.

Il volume sarà presentato venerdì 6 luglio alle 18 davanti al murales di Haring. "L’obiettivo fondamentale che siamo posti con questa pubblicazione - spiegano i curatori - è quello di catalogare e mappare le opere murali realizzate a Pisa dal 1989 a oggi, un patrimonio di arte pubblica cospicuo e prezioso. Una volta catalogato, pensiamo, sarà più agevole consultarlo, valorizzarlo e, soprattutto, tutelarne la conservazione nel tempo, magari anche attraverso l’adozione di un vincolo normativo, come è stato fatto per il famoso murale Tuttomondo di Keith Haring. La schedatura è stata collegata, attraverso codici di riferimento, ad una mappa che abbiamo messo in appendice, per la visita guidata alle opere".

Che sono tante, con artisti molto conosciuti del settore, non ultimi quelli che hanno partecipati ai festival di 'Welcome to Pisa'. Nel libro viene ripercorsa la storia e i momenti nei quali queste opere sono state pensate e prodotte; gli artisti e le manifestazioni che si sono avvicendate. "Speriamo di contribuire con questa iniziativa - continuano Pasqualetti e Grassi - alla promozione della street art, facendone emergere le specifiche caratteristiche, quale la sua fruibilità universale che esprime, attraverso linguaggi contemporanei di grande immediatezza, messaggi con significativi contenuti culturali, politici e sociali".

"L’arte - ha detto l'assessore alla cultura Andrea Ferrante - è uno dei veicoli al tempo stesso più potenti e più complessi di comprensione, di elaborazione, di condivisione. Attraverso l’arte ed il suo linguaggio è possibile stimolare simultaneamente il lato emotivo e quello razionale del pubblico, comunicando con la massima capacità di sintesi e di coinvolgimento percezioni e concetti compositi e articolati. Uno strumento prezioso per una meditazione ed una discussione realmente profonde. Per questa ragione abbiamo cercato, in questi anni, di generare occasioni in cui l’arte contemporanea fosse portata all’attenzione di cittadini. Non solo degli studiosi o degli appassionati, ma di tutti".

"Siamo contenti di aiutare a rendere la città più bella, più colorata, significa una qualità della vita migliore per tutti" ha concluso Alessandro Benedetti di Caparol, l’azienda pisana che è stata sponsor tecnico fornendo i materiali che hanno consentito di realizzare molte delle opere d’arte urbana in città, a partire da ‘Tuttomondo’.

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