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Cronaca Cisanello

Pericolo e degrado alle Torri di Bulgarella: papere spensierate nuotano in 'piscina'

Una nuova denuncia del gruppo Ucic-Prc sulle condizioni in cui versa il cantiere abbandonato in zona Cisanello. Inviata segnalazione alle autorità

Ci sono pure le papere nella 'piscina' che si è formata nei pressi del cantiere (fermo) al Parco delle Torri, l'opera dell'imprenditore Bulgarella rimasta incompiuta. I due scheletri svettano incontrastati nella zona di Cisanello, dove nel frattempo torna alla ribalta una potenziale situazione di pericolo, oltre che di degrado. E' il gruppo consiliare Una città in comune-Rifondazione Comunista a denunciare le condizioni in cui versa il cantiere dopo una visita dei consiglieri comunali Ciccio Auletta e Marco Ricci, al termine della quale è stata inviata una segnalazione alle autorità competenti per chiedere un sopralluogo al Parco delle Torri, così da poter rilevare lo stato dell'area.

"Ormai da settimane infatti - affermano da Ucic-Prc - si è creata una piscina a cielo aperto dove già era presente una vera e propria discarica che si era formata negli anni a causa dell'abbandono. Abbiamo chiesto che siano fatte tutte le verifiche del caso, rispetto alle normative vigenti: non riteniamo accettabile che un imprenditore possa lasciare un cantiere in questo stato. Il degrado si aggiunge al degrado e può diventare anche un fattore di rischio per l'incolumità pubblica".
"Al Parco delle Torri siamo tra l'altro di fronte ad un comportamento reiterato di negligenza da parte dell'imprenditore. Il 29 febbraio del 2016 - ripercorrono da Ucic-Prc - il nostro gruppo consiliare inviò una analoga segnalazione per le stesse criticità a seguito della quale i Vigili del Fuoco il 2 marzo fecero un sopralluogo constatando una situazione di rischio per l'incolumità pubblica, prescrivendo anche alcuni interventi urgenti alla proprietà.
E' inammissibile che l'imprenditore Bulgarella possa lasciare per anni un cantiere in un simile stato".

"Da parte nostra - proseguono dal gruppo di Auletta e Ricci - non ci stancheremo di denunciare e chiedere chiarimenti su questa mega speculazione immobiliare realizzata anche grazie a fideiussioni tossiche e per la quale l'imprenditore ha ingenti debiti mai pagati con il Comune di Pisa. Al contempo rivendichiamo con forza ancora una volta l'azione a difesa dell'interesse pubblico che stiamo portando avanti anche con questa denuncia".
"Ci auguriamo - concludono - che la presenza di alcune papere in questa piscina all'aperto sia un segno della ribellione della natura contro questo ecomostro che deturpa la nostra città".

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