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Polizia Municipale, spogliatoi inagibili: "Perché non sono stati chiusi?"

Locali considerati non idonei. Nel 2012, in una lettera dell'ex comandante dei vigili Bortoluzzi, si sottolineava "l'inadeguatezza della Sesta Porta ad ospitare un presidio di Polizia". Continua il botta e risposta tra Cobas e Pisamo

"Inagibili". Con una lettera inviata al sindaco Filippeschi il 4 febbraio il Dipartimento di prevenzione, igiene e sanità pubblica della Asl certifica la non idoneità, da un punto di vista igienico e sanitario, degli spogliatoi della Polizia Municipale e dà 7 giorni di tempo al Comune per "presentare un piano di lavoro per il ripristino dei locali, oltre alla soluzione che nell'immediato si intende adottare per ovviare alle problematiche descritte". La comunicazione fa seguito al sopralluogo effettuato nei locali della Sesta Porta il 28 gennaio scorso. Diverse le criticità evidenziate dai tecnici della Asl: "vistose tracce di umidità", "infiltrazioni d'acqua", "presenza di muffa", "deterioramento dei muri" e "assenza di un adeguato ricambio d'aria in sostituzione di un'areazione naturale". Condizioni di degrado evidenti, tanto che già da alcuni giorni la ditta costruttrice è al lavoro per cercare di eliminare alcuni dei problemi riscontrati.

COBAS-PISAMO, PROSEGUE IL BOTTA E RISPOSTA. Prosegue il botta e risposta tra i Cobas Pubblico Impiego e Pisamo. Dopo la dura risposta dell'amministratrore unico di Pisamo, Fabrizio Cerri, alla denuncia di Federico Giusti - che aveva accusato i vertici della municipalizzata di aver esercitato pressioni sulla Asl affinchè non venissero chiusi gli spogliatoi della Sesta Porta - è quest'ultimo a chiamare nuovamente in causa Pisamo. "Nella giornata di giovedi 4 febbraio - scrive Giusti in una nota - veniamo a conoscenza della imminente chiusura dello spogliatoio: l'anticipazione arriva dagli uffici del Comune avvertiti dalla dott.ssa Di Franco del Dipartimento di prevenzione della Asl. Passano le ore e si arriva al giorno 5 ma di questa chiusura non sappiamo più nulla, anzi veniamo a conoscenza che questa chiusura non avverrà, in attesa di una lettera che la Asl ha inviato per Pec al sindaco. Lettera protocollata dal Comune in data 5 febbraio e inviata agli Rls (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) nel pomeriggio di sabato 6, quindi con 24 ore di ritardo dal suo effettivo arrivo".

"In queste 24 ore - prosegue Giusti - Pisamo intensifica i lavori e in una email al Comune dichiara che entro martedì termineranno gli interventi per rendere di nuovo agibili i locali spogliatoi (ma a deciderlo non dovrebbe essere la Asl?). La lettera della dott.ssa Di Franco parla di inidoneità dei locali al loro uso 'da un punto di vista igienico e sanitario'. Le domande da porsi quindi sono numerose: perchè la lettera è stata 'secretata' 24 ore? In un ente che parla di trasparenza non avrebbe dovuto essere subito resa pubblica e inviata a rappresentanti lavoratori alla sicurezza e dipendenti? Perchè, nonostante il parere della Asl, gli spogliatoi non sono stati chiusi? Quando parliamo di pressioni - continua ancora Giusti - intendiamo ben altro, ossia chi si arroga il diritto di decidere che un luogo è salubre quando la stessa Asl ravvisa l'assenza dei requisiti igienici e sanitari? Un luogo insalubre non andrebbe chiuso? Come è possibile in due giorni allestire un adeguato impianto di ricambio d'aria, in sostituzione della areazione naturale, quando gli interventi si stanno limitando solo a rimuovere muffa e infiltrazioni? Se pressioni non ci sono state, di sicuro siamo in presenza di interpretazioni bizzarre della documentazione Asl".

SESTA PORTA, LOCALI INDADEGUATI. Nel corso degli anni sindacati e lavoratori hanno più volte sottolineato l'inadeguatezza dei locali della Sesta Porta ad ospitare un presidio di Polizia. "Sindacato e vigili - scrive ancora Giusti - hanno più volte spiegato che la Sesta Porta non è idonea a ospitare una caserma della Polizia Municipale: esistono documenti, esposti, volantini, verbali di incontri. Abbiamo più volte chiesto interventi al Comune, che a sua volta ha sollecitato Pisamo, a mettere in regola i locali: documenti ufficiali ai quali non abbiamo avuto risposta".

Una situazione segnalata per altro già nel 2012 (quando lo spostamento dei vigili nei locali della Sesta Porta era ancora un 'progetto di massima') dall'allora comandante della Municipale, Massimo Bortoluzzi, che in una lettera inviata al Comune sottolineava "L'assoluta indadeguatezza della collocazione nonché l’insufficienza degli spazi previsti rispetto alle necessità ed al buon andamento della Direzione". Diverse le criticità segnalate da Bortoluzzi. Si parte con gli uffici "in particolare quelli che accolgono il pubblico - si legge nella lettera dell'ex comandante - che vengono dimezzati sia come numero che come superficie" e si arriva agli spogliatoi: "Assolutamente improponibile risulta inoltre la situazione degli spogliatoi - si legge poi nella lettera di Bortoluzzi -  che vengono relegati in spazi angusti e quasi ridotti ad un terzo rispetto alla superficie attuale, già insufficiente per tutto il personale".

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