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Cronaca Camp Darby

Esuberi a Camp darby, il presidente Pieroni: "Avviare subito un confronto"

Il presidente della Provincia di Pisa, insieme al sindaco Marco Filippeschi, appoggia la posizione dei lavoratori e chiede la sospensione dell'invio delle lettere di licenziamento

“Una mancanza di confronto inaccettabile! Siamo e saremo sempre dalla parte dei lavoratori, a maggior ragione in questo momento in cui le richieste dei sindacati e delle istituzioni locali non trovano ascolto da parte delle autorità militari americane”. Così il presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni, che questa mattina ha partecipato al presidio organizzato dalle rappresentanze sindacali davanti ad uno degli ingressi della base di Camp Darby, quale forma di protesta per il mancato stop alla procedura di invio delle lettere di licenziamento e di trasferimento a 53 dipendenti civili italiani.

“Le ultime notizie parlano di 14 lavoratori ricollocati all’interno della base, di 21 licenziamenti e di 32 trasferimenti alla base di Vicenza - spiega Pieroni - una situazione obiettivamente drammatica perché siamo di fronte a famiglie con figli, spesso con anziani in casa, impegnate inoltre nel pagamento di mutui sulla prima casa”.

“Nonostante gli impegni e la disponibilità dell’ambasciatore USA a Roma - aggiunge il presidente - non ci è stata data la possibilità di aprire un vero tavolo di trattativa in cui si avanzerebbero proposte concrete, a partire dalla possibilità di ridurre o eliminare una serie di servizi appaltati o in procinto di esserlo per favorirne una loro internalizzazione, e di fare ricorso alla CIG in deroga, così come già dichiarato dalla Provincia e dalla Regione”.
“Il nostro appello è rivolto quindi all’ambasciatore in Italia affinché trasformi gli impegni assunti in azioni concrete - conclude Andrea Pieroni - sospendendo l’imminente invio delle lettere di licenziamento e avviando finalmente un confronto con sindacati e istituzioni”.Presidio esuberi Camp Darby

"In questa situazione non si puo' negare un tavolo di trattativa ai sindacati e per questo impegneremo subito la Regione Toscana attraverso il presidente Enrico Rossi e l'assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini" fa eco il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, anch'esso presente al sit-in di protesta.
"Gli scenari del passato recente - sottolinea - erano del tutto diversi e improntati alla crescita delle attività interne alla base, soprattutto legate alla manutenzione e alla logistica per l'invio di aiuti umanitari. Ora invece è cambiato tutto, ma l'ambasciatore Usa, nei contatti che recentemente ha avuto con le istituzioni locali, ci aveva garantito un percorso diverso che ora sembra radicalmente cambiato e per il quale invece chiediamo un confronto tra le parti che coinvolga il territorio, a cominciare dalla Regione Toscana".

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