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Cronaca

Stop dal Governo al Reddito di Cittadinanza: Usb e Potere al popolo organizzano un presidio di protesta

La manifestazione si svolgerà mercoledì 2 agosto in piazza Guerrazzi, davanti alla sede dell'Inps

"E' stato sufficiente un sms per avvisare 169.000 nuclei familiari, corrispondenti a 250.000 persone, che questo sarebbe stato l’ultimo mese di fruizione del Reddito di Cittadinanza. E da gennaio stessa sorte toccherà ad altre 350.000 persone. Con la fantasiosa narrazione della 'occupabilità' il governo Meloni ha deciso di far sprofondare nel baratro della povertà circa 700.000 persone tra disoccupati, ma anche tra lavoratori e lavoratrici che con il RdC potevano integrare il salario, eliminando così quel minimo strumento di tutela che per qualche anno ha consentito di fronteggiare il progressivo peggioramento delle condizioni della fascia più debole della società".

L'Unione sindacale di base contesta totalmente la strada imboccata dall'esecutivo: "Il governo che sostituisce il rinnovo dei contratti con bonus e mancette di vario tipo, il governo che sostituisce il Reddito di Cittadinanza con una vergognosa social card, prosegue la sua guerra contro i poveri. Mentre i profitti delle banche raddoppiano, l’Ocse certifica che il nostro è il Paese dove si registra il più forte calo dei salari e i prezzi dei beni di prima necessità continuano a rendere sempre più complesso soddisfare i bisogni primari. E' l’ortodossia liberista della quale questo governo è un perfetto interprete".

Rincara la dose Potere al popolo: "In Toscana più di 42mila persone coinvolte, quasi 23mila i nuclei familiari che secondo l'Inps hanno usufruito del sostegno a giugno con un importo medio di 533,75 euro. A Pisa sono oltre tremila le famiglie interessate. Da agosto, si troveranno senza la loro unica entrata e saranno costrette ad accettare qualsiasi offerta di lavoro, anche la più sottopagata". "Con la sospensione del reddito, il governo Meloni dichiara guerra ai poveri che, nella sua propaganda ha sempre definito 'fannulloni', ma non fa nulla contro la povertà. Dall’altra parte, infatti, continua a rifiutare ogni proposta di salario minimo, a favorire la pace fiscale con gli evasori fiscali, a sostenere le grandi aziende che macinano profitti e a finanziare la guerra, aumentando la spesa militare".

"Più di 20mila persone su un totale di 53milla percettori non avranno più diritto ad alcun sostegno secondo le stime dell'Irpet, mentre gli altri dovranno essere presi in carico dai servizi sociali dei Comuni e centri per l'impiego che già lamentano l'insufficienza di risorse, determinati con i tagli del governo centrale" incalza Usb Pisa.

"Mercoledì 2 agosto, alle 11, Potere al Popolo sarà in presidio a Pisa, in piazza Guerrazzi, davanti alla sede dell’Inps, al fianco dell’Unione Sindacale di Base, contro questa decisione del governo che, come un Robin Hood al contrario: toglie ai poveri, per dare ai ricchi. La lotta per un lavoro sicuro e stabile, per il diritto ad un salario minimo di 10 euro l’ora, per un reddito garantito è una battaglia di tutte e tutti".

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