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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Ospedaletto / Via Emilia

I lavoratori delle Poste si mobilitano contro i 180 esuberi

Il nuovo piano di ristrutturazione previsto da Poste Italiane prevede il taglio in Toscana di 474 portalettere e la parziale chiusura del CMP di Pisa: ma i dipendenti non ci stanno

Poste Italiane ha presentato nei giorni scorsi il nuovo piano di ristrutturazione dei servizi postali sul territorio nazionale che investe 5 regioni nel 2012 e tutte le altre nel 2013. La Toscana è una delle prime cinque, con un taglio di 474 portalettere distribuito fra tutte le province e la parziale chiusura del CMP (Centro di Meccanizzazione Postale) di Pisa che comporterà una riduzione del centro da 245 a 115 unità con un esubero di 130 lavoratori, ai quali se ne aggiungono altri 50 che deriverebbero dalla riduzione delle zone di recapito.

“Un piano folle che compromette fortemente la qualità del servizio postale in Toscana - dice Vito Romaniello, segretario regionale Cisl Poste - già fortemente colpito dai tagli effettuati dal 2006 ad oggi. Siamo già alla terza ristrutturazione in meno di sei anni ogni volta con centinaia di posti di lavoro in meno, operazioni con il solo obiettivo di ridurre i costi senza un piano chiaro di sviluppo per rilanciare il nostro settore. Oltretutto, a differenza degli anni scorsi, sarà molto più complesso anche ricollocare i lavoratori in esubero visto che, con l’allungamento dell’età pensionabile, anche la possibilità di esodi incentivati per fare posto alle eccedenze è tramontata. A testimoniarlo sono le ultime vicende che vedono in piazza migliaia di esodati senza una prospettiva per il futuro”.

E oggi, a partire dalle 11 fino alle 20, i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Failp, scenderanno a fianco dei lavoratori del Centro di smistamento delle Poste di Via Emilia per protestare contro il piano che prevede lo smantellamento dell'impianto.

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