rotate-mobile
Cronaca

Presidio dell'Usb alla cooperativa: "Lavoratore licenziato vince in tribunale ma rischia lo sfratto"

Il sindacato racconta la difficile situazione in cui si trova un ex socio fondatore per 17 anni

Presidio di Usb oggi, 21 febbraio, alla cooperativa Axis in via dei Cappuccini, per denunciare la difficile situazione in cui si trova un lavoratore, Salah Taouil, che per 17 anni è stato fra i soci fondatori, dedicandosi ai servizi di pulizia delle strade, giardinaggio, raccolta dei cartoni e pulitura dei camion utilizzati per la raccolta dei rifiuti. "Nel marzo del 2017 - ricostruisce il sindacato - la Axis licenzia Salah per 'Giustificato Motivo Oggettivo' (G.M.O.) sostenendo che a seguito della perdita di appalti con committenze che svolgono anche servizi pubblici essenziali, il lavoratore non potesse essere più fruttuosamente impiegato all'interno della cooperativa. Assistito dall'USB e dal suo legale, Salah faceva valere le proprie ragioni in giudizio e otteneva sentenza favorevole dal tribunale di Pisa sezione lavoro, in base alla quale il licenziamento irrogato dall'axis era da ritenersi illegittimo riconoscendogli il diritto alla percezione delle mensilità, come previsto dall'attuale normativa; il Job Act ha abrogato la possibilità di reintegra nel posto di lavoro nei casi di licenziamento per G.M.O.".

Il problema attuale è duplice: "In forza del contratto di lavoro con Axis, Salah alloggia con la sua famiglia in uno degli appartamenti che la cooperativa ha messo a disposizione dei lavoratori, ovviamente previo pagamento di un canone di locazione. Non avendo percepito alcunché a titolo di risarcimento del danno per l'illegittimo licenziamento, privato quindi di sostentamento economico e con la minaccia di sfratto dalla propria abitazione, questo lavoratore si trova quindi in una situazione di estrema difficoltà, in cui sono messe a rischio le condizioni essenziali per la propria sopravvivenza".

Il sindacato spiega che "Axis nasce come cooperativa di tipo B con duplice natura: da un lato è un'impresa a tutti gli effetti e svolge attività di tipo commerciale, artigianale e industriale, dall'altro lo scopo sociale è l'inserimento lavorativo di soggetti svantaggi. Si giunge così paradosso per cui una cooperativa nata per creare nuove possibilità di lavoro per soggetti deboli adotta lo strumento del licenziamento e della deresponsabilizzazione verso gli stessi soggetti, prima recuperati e poi abbandonati al loro destino".

Prosegue Usb: "In questi giorni sono state staccate le prime utenze (fornitura elettrica) all’abitazione dove vive Salah e la sua famiglia, che doveva pagare la Axis con i soldi che la cooperativa deve ancora dare al lavoratore. Da mesi chiediamo inutilmente un incontro con la dirigenza di questa cooperativa oramai divenuta 'fantasma', assorbita da non si sa bene quale altra cooperativa". Ecco quindi la scelta della mobilitazione: "Abbiamo chiesto un incontro con le strutture dirigenti del sistema cooperativo di cui fa parte Axis, in questo caso le Acli, di cui il presidente di Axis è stato precedentemente dirigente, e con l’amministrazione comunale di Pisa e Cascina, per trovare una giusta soluzione per Salah e per denunciare le false finalità sociali di casi come questo".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Presidio dell'Usb alla cooperativa: "Lavoratore licenziato vince in tribunale ma rischia lo sfratto"

PisaToday è in caricamento