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Spogliatoi della Municipale, Cerri (Pisamo): "Nessuna pressione sulla Asl, accuse gravissime"

L'amministratore unico di Pisamo replica a Giusti (Cobas) che aveva accusato i vertici dell'azienda di aver esercitato pressioni sulla Asl, affinchè non venissero chiusi gli spogliatoi della Sesta Porta. "Se non è un codardo deve dire la verità"

"Se non sei un codardo devi dire la verità e scusarti". Dura risposta da parte dell'amministratore unico di Pisamo, Fabrizio Cerri, alla denuncia fatta ieri da Federico Giusti, dei Cobas Pubblico Impiego, che aveva accusato i vertici dell'azienda di aver esercitato pressioni sulla Asl affinchè non venissero chiusi gli spogliatoi della Polizia Municipale, alla Sesta Porta. Spogliatoi da tempo al centro delle rivendicazioni delle Rsu dei lavoratori per "l'insufficiente spazio a disposizione" e per l'ambiente "insalubre per la salute dei frequentatori".

"Quale fonte abbia indotto il Giusti a mentire - afferma Cerri - francamente non so. Nè io nè il direttore generale di Pisamo, Alessandro Fiorindi, abbiamo esercitato alcun tipo di pressione sulla Asl. Si tratta di un'accusa grave e di cui il 'valoroso' Giusti dovrà rispondere. Tuttavia rimane una bugia salvo che non dica apertamente nomi e circostanze".

L'amministratore unico di Pisamo invita poi l'esponente dei Cobas "ad approfodire la vicenda". "A cominciare dal fatto - prosegue Cerri - che i locali della Sesta Porta sono di proprietà del Comune al quale, evidentemente, i funzionari della Asl, in occasione del primo accesso ispettivo, hanno notificato l’inizio dell’accertamento con eventuali indicazioni e prescrizioni. Pisamo non ha mai visto né questi né altri documenti e abbiamo saputo, indirettamente, dell’attività ispettiva in corso, soltanto nel pomeriggio di giovedì 4 febbraio quando, già da diversi giorni, erano stati attivati interventi di risanamento di quei locali, che sono ormai in fase conclusiva. Che senso ha questa volontà di drammatizzazione?".

Già da qualche giorno la ditta costruttrice è in effetti al lavoro per cercare di eliminare alcune delle criticità evidenziate dai lavoratori. Interventi che potrebbero però non essere completamente risolutivi. Il Comune sarebbe stato informato dell'inizio dell'attività ispettiva della Asl con una lettera da parte dell'Ente, nella quale sarebbero state segnalate una serie di problematiche da risolvere (presenza di muffa, infiltrazioni di acqua, umidità e mancanza di finestre): da Palazzo Gambacorti non arrivano però conferme che vadano in questa direzione.

Fabrizio Cerri invita infine l'esponente dei Cobas a un 'confronto pubblico' per fare maggiore chiarezza sulla vicenda: "Se vuole dimostrare fino in fondo il suo valore e non essere codardo - conclude l'amministratore unico di Pisamo - Giusti convochi un’assemblea dei lavoratori della Polizia Municipale, m’inviti insieme a Fiorindi e dica loro, alla nostra presenza, chi sono i funzionari della Asl che avrebbero accettato di subire le nostre presunte pressioni, luogo e ora dell’incontro con me e con Fiorindi o le eventuali telefonate intercorse. Quando si accusano pesantemente le persone, come in questo caso, si deve avere il coraggio morale di andare fino in fondo dicendo la verità. Se non lo farà, si dimostrerà di essere il poco coraggioso e codardo Giusti che conosciamo da tempo".

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