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Cronaca San Rossore

Profughi a San Rossore: si passa alla fase dell'inserimento nel territorio

Superata la fase di prima accoglienza, gli enti coinvolti nella gestione dei migranti che si trovano a San Rossore daranno il proprio apporto per aiutare coloro che desiderano partire e per favorire l'inserimento di coloro che invece resteranno nel pisano

Coordinata dalla Provincia di Pisa attraverso l’Istituzione Centro Nord-Sud (struttura operativa dell’ente nel settore dell’accoglienza), ha avuto inizio questa mattina, con una riunione convocata nella sede centrale dell’amministrazione, in piazza Vittorio Emanuele, dall’assessore Silvia Pagnin, la seconda fase dell’intervento di gestione del gruppo di migranti provenienti da vari Paesi africani (Mali in maggioranza, poi Senegal e Guinea: in tutto quaranta persone), giunti nel nostro territorio il 21 marzo e attualmente ospitati al Parco di San Rossore, entro spazi della cooperativa Paim in località Piaggerta.

Dopo aver assolto le esigenze di primo ricovero e di produzione dei permessi temporanei di soggiorno, le attività di ricezione e presa in cura, alle quali partecipano, oltre la Provincia stessa, tutti i soggetti aventi competenze in materia: Prefettura, Società della Salute, Comuni, associazioni e via dicendo, proseguiranno nelle prossime settimane lungo un duplice binario. Da un lato, fornitura di assistenza a quanti hanno manifestato l’intenzione di continuare il rispettivo viaggio verso altre aree del Paese o del Continente; dall’altro, individuazione di soluzioni per una più stabile sistemazione (in locali che si renderanno via via disponibili, distribuiti in varie zone dei confini provinciali) dei migranti che, invece, hanno dichiarato la volontà di intraprendere un cammino di integrazione nella collettività locale.

In tal senso, nei prossimi giorni andranno avanti le necessarie procedure propedeutiche: controlli sanitari, corsi di alfabetizzazione, preparazione all’orientamento in loco e all’utilizzo di mezzi pubblici; insomma, tutte le operazioni indispensabili a favorire il passaggio dalla fase di pura accoglienza a quella di inserimento: compresa la possibilità di fruire di momenti di ricreazione (ad esempio di carattere sportivo).

“Il nostro territorio - sottolinea l’assessore provinciale Silvia Pagnin - seppur in un momento difficile, risponde a una richiesta d’aiuto con generosità e disponibilità, a conferma di una tradizione di disponibilità e di professionalità consolidate. La chiave vincente è proprio nel raccordo e nel forte coordinamento tra enti locali”.

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