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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Archeologia, viaggio nel sottosuolo: una mappa della città ancora sconosciuta

Grazie al Progetto Mappa, un gruppo di archeologi, geologi e matematici riuscirà a stabilire cosa si nasconde sotto la città, alla scoperta delle epoche passate. Già on line la mappa con tutti gli scavi già effettuati

Conoscere, senza scavare, quale sia il 'potenziale archeologico' della città di Pisa, ovvero sapere cosa si nasconde sotto le strade sulle quali camminiamo ogni giorno. Sembra fantascienza eppure si tratta di un progetto che presto diventerà realtà grazie ad un team di archeologi, geologi e matematici che, sulla base di solidi algoritmi matematici, ha l'obiettivo di 'prevedere' ciò che è ancora sepolto sotto di noi e quindi sconosciuto. Questa carta sarà disponibile entro giugno 2013 e costituirà uno strumento importante per la pianificazione e la progettazione in città, ad uso del Comune e dei cittadini.

L'idea si colloca all'interno del Progetto Mappa, di durata biennale e condotto dall'Università di Pisa (Dipartimento di Civiltà e Forme del sapere) e dalla Regione Toscana che l'ha finanziato, in accordo con il Comune di Pisa e il MiBAC (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Artistici, Storici ed Etnoantropologici per le province di Pisa e Livorno, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici).

Il progetto è condotto da un gruppo di lavoro composto in gran parte da archeologi formatisi a Pisa, specialisti nelle diverse epoche (periodo protostorico, etrusco, romano, medievale e postmedievale) e nell'applicazione delle nuove tecnologie alla ricerca archeologica. Coordinatore del progetto è la prof.ssa Maria Letizia Gualandi, archeologa, del dipartimento di Civiltà e Forme del sapere. Parte integrante della squadra di lavoro sono geologi, geoarcheologi e matematici dei rispettivi dipartimenti dell'Ateneo pisano.

Tra i primi obiettivi del progetto c'era ciò che è ormai da oltre un anno già operativo sul sito, ovvero la creazione di una carta interrogabile, in cui chiunque, liberamente e gratuitamente, può trovare informazioni sugli scavi archeologici condotti a Pisa. Oltre a ciò che si nasconde sotto terra, nella stessa carta si possono trovare l'analisi degli edifici ancora in piedi (molti dei quali inglobano strutture assai più antiche), la cartografia storica (con gli antichi nomi, alcuni scomparsi, dei luoghi, delle vie e delle piazze pisane), le tracce archeologiche lette nelle fotografie aeree e molte altre informazioni storiche e geografiche sulla città.Pisa Medievale-2

Un altro prodotto previsto dal progetto era la creazione di un archivio Open Data, cioè un archivio che permette di consultare liberamente tutta la documentazione prodotta durante gli scavi archeologici. Al momento, in una versione preliminare, sono già visibili i dati di alcuni interventi pisani, che verranno progressivamente affiancati dalla documentazione di altri siti.

Sui temi trattati dal progetto sarà organizzato un convegno internazionale, in programma il 13, 14 e 15 giugno, al Polo Carmignani, in Piazza dei Cavalieri, dal titolo "Opening the Past 2013. Archaeology of the future", che accenderà i riflettori su Pisa e la metterà al centro del dibattito sul futuro dell'archeologia.
 
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