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Cronaca

Dopo un anno, lavora un diplomato su due: riparte il progetto 'Orientamento in uscita dalle Scuole Medie'

Unione Industriale Pisana e Camera di Commercio presentano la sesta edizione del progetto per orientare gli studenti nella scelta dei percorsi scolastici migliori per trovare subito lavoro

Più di 3mila assunzioni medie al mese nel 2023 sono state programmate nella provincia di Pisa, più di un terzo delle quali nelle piccole imprese. Per il 50% di esse, un valore in crescita rispetto agli anni passati, le imprese incontrano però difficoltà. E' quanto emerge dai dati del Sistema Informativo Excelsior riferiti ai primi dieci mesi dell’anno in corso.

In questo contesto e proseguendo un indirizzo consolidato ormai dai sei anni nell’ottica di offrire un servizio alle aziende, alle famiglie e agli studenti, l’Unione Industriale Pisana e la Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, presentano la sesta edizione del progetto 'Orientamento in uscita dalle Scuole Medie', del quale una parte importante è rappresentata dall’opuscolo Scuola-Futuro-Lavoro. Si tratta di uno strumento che, in collaborazione con i principali istituti tecnici e professionali (e relativi dirigenti e docenti responsabili dell’orientamento) della provincia di Pisa, mette a disposizione di studenti e famiglie l’offerta formativa e i dati sulle opportunità di occupazione e carriera in azienda.

La sesta edizione del progetto è stata presentata ieri pomeriggio 8 novembre nella sede dell’Unione Industriale Pisana di fronte a una platea di studenti e docenti delle scuole medie e degli istituti tecnici della provincia di Pisa aderenti. Alla presentazione sono intervenuti Andrea Madonna, presidente UIP; Patrizia Alma Pacini, vicepresidente UIP e delegata per Formazione, Scuola e Università; Valter Tamburini, presidente Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest; Alessandra Nardini, assessore regionale all’Istruzione; Maria Antonietta Scognamiglio, in rappresentanza della Provincia di Pisa; Riccardo Buscemi, assessore a Scuola e Servizi Educativi del Comune di Pisa

L'analisi

Tra i motivi del divario tra domanda e offerta di lavoro emerge da diverse indagini la scarsa e talora stereotipata informazione, per famiglie e studenti, relativa alle opportunità in termini di formazione e di prospettive offerte dagli istituti tecnici e professionali. Da un’indagine 2022 di AlmaDiploma (associazione di scuole senza scopo di lucro) sulla condizione occupazionale dei diplomati nell’anno 2021, emerge che, dopo un anno, lavora un diplomato su due, sia tra i tecnici (50%) sia tra i professionali (54%). Dopo tre anni si sale rispettivamente al 61 e al 69%.

Se, da un lato, rispetto alle esigenze del mercato, la ‘classifica’ delle professionalità di più difficile reperimento è guidata da quelle dell’area Stem, come medici e specialisti nelle scienze della vita, fisici e matematici, tecnici della distribuzione commerciale, tecnici nel campo finanziario/assicurativo, informatici e altri tecnici delle telecomunicazioni, dall’altro lato le imprese incontrano ostacoli anche nella ricerca di professionisti dei servizi socio-sanitari e operai e artigiani specializzati come saldatori, addetti alle rifiniture delle costruzioni e artigiani per la lavorazione del legno.

Il Diploma e le Qualifiche professionali e, un gradino più sotto, le lauree, rappresentano le principali preferenze delle imprese, mentre significativo, in termini di ‘investimento formativo’ è il ruolo dei percorsi di Istruzione Tecnica Superiore professionalizzante (ITS, adesso ITS Academy). Questi ultimi si caratterizzano tra l’altro per il loro tasso di successo nel garantire una significativa probabilità di trovare occupazione (80/90%) in settori coerenti con gli studi, grazie al loro approccio pratico e alla stretta collaborazione con le aziende locali.

Andrea Madonna, presidente Unione Industriale Pisana: "L’evoluzione della situazione post pandemica, i mutamenti nella politica economica, la rivoluzione 4.0 e digitale hanno difatti cambiato, in tutti i settori, l’organizzazione produttiva e l’occupazione. In questo contesto è forte il bisogno di riscoprire i 'talenti del fare'; competenze e conoscenze oggi maggiormente richieste si acquisiscono e si perfezionano sin dai banchi di scuola, di ogni ordine e grado, e quindi anche negli Istituti dove la formazione tecnica è preponderante. Per il mondo dell’impresa, il legame con gli istituti tecnici è fondamentale, così come la co-progettazione dei percorsi formativi è il fiore all’occhiello. Il grande sforzo che l’Italia sta affrontando anche nell’ambito della formazione ci dimostra quanto sia fondamentale avere ottime basi, per traghettare gli studenti dal mondo della Scuola al mondo del Lavoro con una formazione altamente specializzata, con competenze e conoscenze adeguate ad affrontare le nuove sfide che sono già il presente e non rappresentano solo il futuro".

Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord- Ovest: "L’obiettivo della sesta edizione del Progetto di Orientamento in uscita dalle Scuole Medie rimane invariato: fornire uno strumento accessibile e intuitivo per guidare le decisioni rispetto alla scelta del percorso di studi. Scegliere, con piena consapevolezza, il percorso formativo da intraprendere è un passaggio critico, poiché queste scelte incideranno sulla direzione delle future carriere professionali. Rivolgendo lo sguardo al 2022, secondo i dati del Sistema Informativo Excelsior, un’indagine ampia e autorevole del Sistema Statistico Nazionale sulle esigenze previste delle imprese, le aziende della provincia di Pisa hanno programmato oltre 32mila assunzioni, delle quali più di un terzo tra le piccole imprese. Il dato (la cui tendenza è peraltro confermata nel corso del 2023) rivela un quadro di opportunità purtroppo offuscato da un crescente divario tra domanda e offerta di lavoro. Guardando alle previsioni dell’indagine per il quinquennio 2023-2027 (su scala nazionale), emerge la richiesta di lavoratori in possesso di formazione terziaria: lauree o diplomi di Istituti Tecnologici Superiori. Chi intraprende questi percorsi ha una significativa probabilità di trovare lavoro e di farlo in settori coerenti con gli studi, grazie a un approccio pratico e a una stretta collaborazione con le aziende locali".

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