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Cronaca Pontedera

Pontedera, rinasce il cinema teatro Roma: sarà polo culturale della musica

La struttura, dismessa nel 2006, tornerà a nuova vita grazie ad un investimento di 400mila euro. Nelle prossime settimane il via ai lavori

Da cinema teatro a scuola di musica dotata di un auditorium per concerti e una galleria commerciale. E' stato presentato mercoledì 25 luglio, a Pontedera, il progetto di ristrutturazione dello storico cinema teatro Roma che sarà portato avanti grazie alla collaborazione tra Comune, la Parrocchia del Duomo (propritaria dell'immobile) e le due accademie musicali presenti in città: Accademia della Chitarra e Accademia Musicale Toscana. La struttura, dismessa nel 2006, tornerà quindi a nuova vita grazie ad un investimento di 400mila euro. I lavori partiranno nelle prossime settimane con l'obiettivo di arrivare all'inaugurazione nella prossima primavera.

"Finalmente - afferma il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi - avremo un polo culturale della musica che conterà nella sua fase iniziale oltre 600 iscritti e che per qualità e quantità dei servizi offerti risulterà essere uno degli istituti musicali più importanti della Toscana: un centro di cultura nel cuore di Pontedera capace di rigenerare e riconsegnare alla fruibilità della città una struttura storica, dentro il centro commerciale naturale, che conserva il ricordo di intere generazioni di pontederesi. L'Amministrazione Comunale è stata fin dall'inizio un attore indispensabile per consentire il raggiungimento di questo risultato: abbiamo sostenuto e sosterremo questo percorso nella convinzione che la nuova casa della musica all'interno del rinnovato cinema teatro Roma possa incentivare l'aggregazione, la socializzazione, la formazione e la produzione di cultura di qualità in uno dei luoghi più conosciuti ed amati dai cittadini".

Il recupero della struttura segue di poco il recupero di Palazzo Pretorio con l'area espositiva e l'imminente trasferimento dell'ufficio dei giudici di pace. "L'auspicio - conclude Millozzi - è che il cerchio possa chiudersi, al termine del processo di partecipazione in atto, con Villa Crastan. Il fatto che i luoghi identitari di Pontedera ritornino aperti alla vita della città, all'insegna della cultura e della socializzazione, è una visione strategica che abbiamo messo in campo molto tempo fa e che con determinazione quotidiana abbiamo alimentato perché generasse gli effetti concreti che vediamo". 

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