Pronto Soccorso, il Pd pisano certifica la carenza di personale: "Serve cambiamento"
Dopo un incontro nei giorni scorsi con medici ed esponenti dell'Aoup, i dirigenti dell'area sanità del Pd fissano i punti critici da sollevare alla direzione aziendale e alla Regione. Su tutti il sottodimensionamento: è penultimo in Toscana
Per il personale medico il Pronto Soccorso di Pisa è al penultimo posto in Toscana. Careggi e Siena superano Pisa rispettivamente del 50% e 40% sul numero dei medici, del 55% e del 97% sugli infermieri e del 130% e 305% per gli operatori sanitari. Pur essendo un servizio di terzo livello, cioè con forte afflusso di pazienti gravi e gravissimi, il numero di letti di osservazione breve intensiva e sub-intensiva è sempre fra i più bassi della Regione.
Un quadro problematico quello emerso dall'incontro del Pd con alcuni medici ed esponenti dell'Aoup, che ha portato i dirigenti dell'area sanitaria del partito a porre delle richieste alla direzione aziendale e alla stessa Regione. "Devono farsi carico delle soluzioni e delle risorse necessarie per risolvere le questioni, concordandole con i rappresentanti dei lavoratori, i sindacati e dei cittadini, i Sindaci" scrivono Cristina Filippini, responsabile sanità Pd provinciale e Ferdinando De Negri, segretario circolo tematico sanità Pisa.
L'obbiettivo intanto è tamponare l'emergenza. Le richieste dei dirigenti Pd riguardano la riorganizzazione della sanità in città e nell'Area vasta, con un diverso rapporto tra Pronto Soccorso e reparti. Negli ultimi anni si sono ridotti i tempi di degenza, aumentando i pazienti assistiti, ma si è pagato con riduzione di posti letto e personale: in 20 anni da 250 posti siamo arrivati a 90. E' la rete stessa delle strutture di assistenza da rivedere. "Dall'indagine del Sant'Anna emergono forti criticità per quanto riguarda Viareggio, Lucca e Livorno, i cui pazienti spesso preferiscono rivolgersi a Pisa".
Si propone un nuovo ruolo per la medicina territoriale e un nuovo ruolo dei medici generali, più vicini al cittadino e in grado di alleggerire il carico degli ospedali. Anche la rete del 118 va ripensata e ammodernata, dato che "oggi – scrivono ancora i dirigenti Pd – non dà risposte omogenee nemmeno all'interno della provincia, partendo dall'organizzazione territoriale". "Il nostro auspicio – concludono – è che non ci si limiti a contrapporre i dati del laboratorio Management e sanità (Mes) ai dati della direzione aziendale, ma che si avvii, pur nella esiguità delle risorse, un reale cambiamento nella sanità pisana".