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Cronaca Pontedera

Pontedera, smantellato ricco giro di prostituzione: due arresti

In manette coppia che gestiva club privato, più altri due avvisi di garanzia. L'accusa è di sfruttamento ed induzione alla prostituzione. Coinvolte almeno 20 donne

Un circolo per incontri di facciata, che nascondeva un sistema di prostituzione gestito professionalmente. Il Club Privé Valentine di Pontedera, nella zona industriale 'La Bianca', è stato sequestrato stamani 29 marzo, con l'arresto dei due gestori per l'accusa di sfruttamento ed induzione alla prostituzione.

Si tratta di un uomo italiano di 52 anni, pregiudicato campano residente a Livorno, ed una donna rumena sua compagna, 32enne. Per loro il Gip ha emesso la misura della custodia cautelare domiciliare. Per il reato in concorso sono stati recapitati altri due avvisi di garanzia, uno per la presidente dell'associazione ritenuta di copertura, nome d'arte 'Lucifera', in quanto lei stessa si esibiva nel locale notturno, e l'altro ad un uomo del posto che avrebbe finanziato l'attività, aperta nel gennaio 2017.

L'indagine è stata condotta dai Carabinieri di Pontedera, con il coordinamento del sostituto procuratore Flavia Alemi. A sottolineare quanto fosse ricco il giro d'affari è stato il Comandante della Compagnia locale Michele Cataneo: "Tramite le attività di indagine abbiamo registrato almeno 30-40 presenze giornaliere, persone che accedevano a qualunque orario alla struttura. Le donne coinvolte nell'attività di prostituzione sono almeno una ventina. Gli incontri avvenivano sia nel locale che in appartamenti in disponibilità degli arrestati".

L'elemento dello sfruttamento sarebbe in particolare emerso dalle indagini, avviate già nella primavera del 2017: "Le donne venivano spinte a prostituirsi con persone indesiderate - prosegue Cataneo - con il grosso dei guadagni che finiva ai gestori. Guadagnava di più anche chi si esibiva nel locale, venivano ad esempio invitate personalità del mondo hard per fare pubblicità all'attività. Fra le vittime ci sono casalinghe, chi ha un contratto precario. Cercavano in sostanza di arrotondare, trovandosi poi in un contesto dove loro stesse si lamentavano fra loro per i ridotti compensi".

Come funzionava l'ottenimento della prestazione: "Si accedeva pagando quella che era la quota di iscrizione, con l'uomo arrestato che era preposto al primo contatto con i clienti, come alla riscossione del biglietto d'ingresso, che oscillava tra i 50 e gli 80 euro. Poi la compagna pensava al resto, dall'organizzazione degli eventi all'avviamento alle pratiche sessuali, anche non gradite".

"Si parla di una struttura frequentata 5 giorni alla settimana per molte ore al giorno - ha commentato il procuratore capo Alessandro Crini - si tratta di uno spessore dell'attività importante. La ricorrenza di ordinanze di questo tipo dà la misura del tentativo di presidiare il territorio contro una delinquenza di varia natura".

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