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Cronaca

Abbattimento delle volpi: gli ambientalisti in protesta davanti alla Provincia

Sit-in promosso per mercoledì prossimo da WWF e Legambiente che contestano il piano dell'ente provinciale che prevede l'abbattimento di 500 esemplari. "Si possono danneggiare anche altre specie protette come l'istrice e il tasso" dicono

Dopo il 'bombardamento' di mail innescato poco tempo fa contro l'abbattimento delle volpi, le associazioni ambientaliste scendono in piazza. Lo faranno mercoledì davanti alla sede della Provincia dove si svolgerà la riunione della Consulta faunistico venatoria sul piano di controllo della volpe e delle specie problematiche che prevede l'abbattimento di 500 esemplari.

"La cosa più grave - sottolineano da WWF e Legambiente - è il quadro conoscitivo assolutamente inadeguato e approssimativo su cui si fonda il piano di controllo. Non si sa qual è la consistenza della popolazione di volpi in provincia di Pisa. Non si sa quante ne sono state abbattute durante la stagione venatoria, quando, nonostante si tratti di specie cacciabile, i cacciatori ne evitano l'abbattimento, per poi lamentarsi, a caccia chiusa, dei danni di questa specie, in modo da ottenere la possibilità di abbattimenti per tutto l'anno. Non si considera la relazione fra l'andamento delle popolazioni di volpe e i ripopolamenti a scopo venatorio, fatti con animali allevati, inadatti a difendersi, che facilmente diventano preda delle volpi. Dispiace vedere le associazioni agricole e venatorie difendere con tanta decisione un piano di cui non si conoscono gli effetti di disturbo sulle altre specie: in pieno periodo riproduttivo la caccia con i cani, estesa anche alla tana, può danneggiare specie protette come il tasso e l'istrice, ma anche molte specie di altri mammiferi e di uccelli. Inoltre l'uccisione dei cuccioli e delle femmine gravide costituisce un elemento di crudeltà assolutamente gratuito e evitabile con altri metodi".



 

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