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Cronaca Centro Storico / Piazza del Duomo

Al buio, nel traffico, senza tutele: i fattorini di Deliveroo in piazza per protestare

I riders chiedono maggiori tutele ed un monte ore garantito: "C'è chi lavora e guadagna molto e chi invece zero". In piazza anche la sorella di Maurizio Cammillini, morto mentre faceva consegne a domicilio

Presidio nel pomeriggio di ieri, sabato 8 giugno, sotto la Torre in piazza dei Miracoli da parte dei fattorini di Deliveroo, azienda britannica che si occupa della consegna di cibo a domicilio. Un lavoro che espone i riders a pericoli non di poco conto visto che in sella a biciclette e motorini devono cercare di farsi largo nel traffico cittadino per effettuare consegne nel minimo tempo possibile.

Un mese fa una trentina di lavoratori aveva firmato ed inviato una lettera, che non ha avuto risposta, all’azienda con alcune richieste per poter lavorare meglio. La prima su tutte il monte ore garantito. "Alcuni fattorini lavorano 10-15 ore settimanali, alcuni 1 o 2 ore, molti altri non riescono ad accaparrarsi neanche 1 ora - affermano i riders - questa discontinuità lavorativa è data dalle statistiche da doversi mantenere: lavorando tutti i week-end si riesce a stare nelle prime fasce di prenotazione delle ore da lavorare. Ma in caso di malattia o infortunio non coperto da Inps e Inail e quindi nell’impossibilità di poter lavorare, si perde il 'privilegio' della prenotazione delle ore. In questi casi molti riders rinunciano così al lavoro, ributtandosi nel vortice della continua ricerca di qualcos’altro da fare. Non avendo quindi un orario garantito, nelle poche ore in cui ogni fattorino lavora, cerca di dare il massimo, pedalando forte in bici anche in contromano o sfrecciando e dribblando le macchine in scooter. Questa condizione sfavorisce anche la sicurezza stradale, rischiando di fatto, di fare degli incidenti, cosa che accade con una certa frequenza. Anche la copertura assicurativa in caso di incidenti è carente e chi ne paga le conseguenze sono proprio i fattorini".

In piazza per chiedere più tutele: il video

Proprio sul tema della sicurezza sul lavoro, in sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici di Deliveroo, era presente anche Stefania, sorella di Maurizio Cammillini, il fattorino che ha perso la vita quasi un anno fa in un tragico incidente in via Pietrasantina: “Questi ragazzi hanno bisogno di essere tutelati - ha detto Stefania - necessitano di mezzi sicuri e idonei al lavoro che fanno. Mezzi aziendali non ne hanno, tutto è a spese loro, anche l’usura. Vanno aiutati!”.

I fattorini denunciano in particolare la pericolosità di andare a ritirare i pacchi al Mc Donald’s a Madonna dell’Acqua: “Non capiamo perchè dobbiamo fare 15 km di strada in bici tra andare a prendere i panini a questo locale e ritornare in centro a consegnarli. Un Mc già c’è in Piazza dei Miracoli, uno anche alla stazione: potrebbero ampliare il servizio a questi. Siamo costretti a scegliere tra guadagnarci dei soldi percorrendo una strada pericolosa e al buio oppure rifiutare questi soldi ma tenerci cara la vita”.

Infine i riders con i cartelli attaccati alle borse con cui lavorano 'Deliveroo perchè non mi rispondi' annunciano: “Se l’azienda continua ad ignorarci potremmo mettere in campo altri tipi di iniziative per farci sentire”.

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