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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Proteste internazionali per la morte di George Floyd: presidio anche a Pisa

L'appuntamento è fissato per venerdì 5 giugno alle ore 17.30 in Piazza Garibaldi

La Federazione Sindacale Mondiale ha lanciato una campagna di mobilitazione e d'opinione per sostenere le proteste, "contro l'oppressione, per la giustizia sociale e l'equità", che la popolazione americana ha intrapreso a seguito della morte di George Floyd, il 47enne afroamericano morto a Minneapolis mentre veniva tenuto immobilizzato da un agente di Polizia. L'Usb Pisa ha aderito con un presidio che si terrà domani, venerdì 5 giugno, in Piazza Garibaldi, alle ore 17.30.

"Nonostante le proteste - scrive Usb - il governo sta intensificando le minacce alle masse e offre 'più mezzi militari se i governatori e i sindaci ne hanno bisogno e non possono controllare la situazione'. Ancora una volta i capitalisti e i loro governi dimostrano che la vita della gente comune non ha alcun valore. Ci mobiliteremo al fianco del popolo statunitense, ricordando anche Soumaila Sacko a due anni dal suo omicidio. Soumaila era un nostro militante, delegato, immigrato, bracciante, nero, ucciso con una fucilata alla testa da Antonio Pontoriero nell'ex fornace La Tranquilla di San Calogero, mentre cercava lamiere per costruire un riparo di fortuna destinato ad altri braccianti. Aveva un regolare permesso di soggiorno. Ma se non avesse incontrato sulla sua strada la furia omicida che considerava 'roba sua' quel terreno usato dalle mafie come discarica di veleni, oggi sarebbe condannato all’invisibilità come centinaia di migliaia di braccianti, in forza dei decreti sicurezza ancora in vigore. E sarebbe in prima linea nella lotta contro lo sfruttamento dei braccianti e per la regolarizzazione degli invisibili. Nessuno dimentichi George Floyd e Soumaila Sacko, le lotte per i diritti e la dignità e le tante altre vittime dello sfruttamento e del razzismo".

Sarà presente anche Potere al Popolo Pisa, che invita alla partecipazione. "Siamo totalmente solidali - scrive in un comunicato - con la rivolta di questi giorni in tutti gli Stati Uniti, portata avanti da neri, bianchi, ispanici e da tutti i diseredati di un paese portato a 'modello' delle cosiddette democrazie occidentali. Un modello che si attaglia perfettamente a rappresentare la barbarie di un sistema, quello capitalistico, che mette in primo piano il profitto di pochi sulla vita delle maggioranze, e che usa sapientemente il razzismo per dividere tra loro gli sfruttati. Lo abbiamo visto in questi mesi di pandemia, con le centinaia di migliaia di morti, i milioni di contaminati, abbandonati a sé stessi a causa del taglio della sanità pubblica in tutti i paesi governati dalle regole del 'mercato', imposte nel nostro continente dall’Unione Europea. Per uscire dalla barbarie dell’oggi occorre costruire una società completamente diversa, dove gli esseri umani saranno tutti uguali, in quello che noi chiamiamo Socialismo del Secolo XXI".

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