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Cronaca

Università: volantinaggio contro i test d'ingresso a Medicina

A promuovere l'iniziativa davanti al polo fieristico di Lucca il Fronte della Gioventù Comunista

Sit-in di protesta e volantinaggio contro il test di ingresso a numero chiuso alle facoltà universitarie questa mattina, 4 settembre, davanti ai cancelli del polo fieristico di Lucca, dove l'Università di Pisa svolgeva i test per Medicina. Alla protesta era presente il Fronte della Gioventù Comunista che critica la modalità di accesso allo studio in Ateneo.

"Dal 2009 al 2016 abbiamo perso 9000 medici, nei prossimi dieci anni perderemo 47000 specialisti e 1000 chirurghi, e questo porterà a un solo risultato: una diminuzione della spesa sanitaria del 1,4% dal 2004 al 2020; si palesa così il vero scopo del numero chiuso: ridurre i costi sanitari destrutturando lo stato sociale - afferma Domenico Ribezzo del Fronte della Gioventù Comunista di Pisa - nonostante questa tendenza chi può permetterselo cerca ancora di ottenere il posto sicuro, peccato però non siano appannaggio di tutti le lezioni private per prepararsi al test, i libri costosi, i successivi 6 anni di università".

"Questa si chiama selezione di classe - prosegue - e avverrebbe anche senza il test, infatti gli immatricolati sono calati drasticamente negli ultimi vent'anni anche nelle facoltà a libero accesso. La precarietà si combatte con una pianificazione razionale dell'accesso dei giovani laureati nel mondo del lavoro, non con una scrematura su basi plutocratiche. La lotta contro questo numero chiuso - conclude Ribezzo - ha per noi il significato più ampio di una lotta contro tutti gli ostacoli economici che sono il vero filtro nella selezione di tutti gli studenti universitari del Paese".

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