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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza del Duomo

Bagarre in Consiglio Comunale, i bancarellai si difendono: "Protesta accesa ma nessuna minaccia"

Pur ammettendo di aver esagerato con i toni, Gianmarco Boni, presidente del consorzio 'Pisa dei Miracoli', respinge al mittente la definizione di 'squadristi' e torna ad accusare l'amministrazione di cercare scuse per impedire il rientro in piazza

Il giorno dopo l'irruzione in Consiglio Comunale la rabbia è ancora tanta. Gianmarco Boni, presidente del consorzio 'Pisa dei Miracoli', ha voglia di dire la sua versione dei fatti, dopo la brutta immagine che è stata data dei bancarellai. "Dopo 4 anni di battaglie sono arrivati a definirci squadristi - dice Boni - ammetto che la nostra protesta è stata più colorita del solito, ma sui giornali ho letto cose che non sono assolutamente vere. Non abbiamo minacciato di morte nessuno, non abbiamo lanciato bottiglie di plastica o divelto la sala consiliare. Da pisano mi scuso con la città, ma la nostra esasperazione ci ha portato ad alzare i toni. Fino a due anni fa tutti avevamo la fedina penale pulita, poi sono arrivate le prime denunce quando ci hanno fatto uscire con la forza dalla piazza, ora ne arriveranno altre, ma noi ci difenderemo con i nostri legali".

La tensione è dunque arrivata all'apice, esasperata da una mancanza di chiarezza e da una situazione economica che non è certo rose e fiori. "Noi continuiamo a dire che il restauro del Museo delle Sinopie era un pretesto per mandarci via dalla piazza, le sentenze dicono che dobbiamo tornarci, ma l'amministrazione comunale cerca scuse: questo è un complotto vero e proprio" denuncia Boni. "Giusto ieri è arrivata a me, come a mia sorella, una multa di 4.500 euro dall'Agenzia delle Entrate - sottolinea - d'altra parte per noi non è semplice lavorare in un angolo di Piazza Manin, il giro di affari si è notevolmente ridotto e siamo in difficoltà".

Ma è la definizione di 'squadristi' data dal primo cittadino Marco Filippeschi a non andare proprio giù ai commercianti. "E' troppo facile fare le vittime ora e farci passare da delinquenti, gli squadristi sono loro che per farci uscire dalla piazza hanno mandato forze dell'ordine in tenuta antisommossa, ma i veri delinquenti sono altri, rapinatori, spacciatori, abusivi" evidenzia ancora il presidente del consorzio che aggiunge: "Continuano a decidere senza interpellarci, chiarezza zero: quello che sappiamo lo leggiamo sui giornali". "Anch'io sostengo che bisognava restare più calmi e capisco la condanna di tutte le forze politiche, anche di quelle dell'opposizione - conclude Boni - ma ho anche letto, tra le dichiarazioni, quelle di alcuni come Ghezzani (Sel), Garzella (Fi-Pdl), Nerini (Noi Adesso Pis@) e Latrofa (Ncd) che, pur condannando il tono della protesta, hanno sottolineato come siamo arrivati a questo a causa della politica portata avanti dall'amministrazione comunale".

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