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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Buone pratiche e solidarietà: Pisa all'avanguardia contro lo spreco alimentare

Il recupero delle aliquote di carne e pesce esaminate dall'Istituto zooprofilattico sperimentale di Lazio e Toscana consente di rifornire l'Emporio della Solidarietà e le mense gestite da Caritas

Un protocollo d'intesa che pone Pisa all'avanguardia nell'unione fra etica, attività di laboratorio e solidarietà. E' questo il risultato ottenuto dall'accordo stretto nel settembre del 2015 fra l'Istituto zooprofilattico sperimentale di Lazio e Toscana e la Caritas di Pisa, con il supporto ed il patrocinio del PIF (Punto di Ispezione Frontaliero) del porto di Livorno e del Ministero della Salute.

NO ALLO SPRECO ALIMENTARE. L'iniziativa, unica a livello nazionale, è stata avviata nel mese di ottobre del 2015, ed estesa anche a Firenze dal 2016, ha consentito di donare circa 400 kg di carni e prodotti della pesca congelati alla Caritas di Pisa, ed oltre 1000 kg all'omologa di Firenze. Il progetto di solidarietà è al centro di un'attività di sperimentazione che ha come fulcro una nuova prassi di gestione del cibo già sottoposto alla verifica per l'idoneità al consumo nei laboratori dell'Istituto zooprofilattico.

Centro nevralgico di questo progetto è il PIF. I prodotti provenienti da paesi terzi che sbarcano al porto di Livorno vengono monitorati ogni giorno con controlli che isolano delle aliquote destinate all'analisi. Fino alla stipula del protocollo, una volta che il campione analizzato dai laboratori di Pisa o Firenze veniva dichiarato idoneo al consumo, la seconda aliquota prelevata veniva destinata alla distruzione. Da ottobre 2015 questo campione, debitamente sigillato e conservato secondo la corretta prassi della catena del freddo, viene indirizzato alla Caritas, che si prende in carico lo stoccaggio e la conservazione secondo il regolamento vigente per gli alimenti, fino alla loro distribuzione ai più bisognosi.

"I risultati raggiunti in un anno e mezzo circa di sperimentazione sono molto importanti - commenta Andrea Leto, direttore sanitario dell'istituto - perché ha posto Pisa all'avanguardia nell'unione dell'etica alla solidarietà". "Questo progetto consente anche di abbattere sensibilmente i costi di gestione e smaltimento delle aliquote - sottolinea la dottoressa Grazia Tasselli, dirigente del PIF di Livorno - oltre che, ovviamente, dare un segnale fondamentale verso la solidarietà e l'annullamento dello spreco alimentare".

"Nello specifico si parla di confezioni prelevate dal carico giunto nel porto e custodite in un ulteriore contenitore isolante applicato dal PIF - spiega la dottoressa Giuliana Terracciano, dell'Istituto zooprofilattico - Sono campioni del peso di circa 5 kg ciascuno: una volta concluse le analisi con esito favorevole al consumo, il PIF ne autorizza la movimentazione tramite una liberatoria e viene avvisata la Caritas, che tramite un suo operatore si prende in carico tutte le aliquote e le stocca nel proprio magazzino, senza interrompere la catena del freddo".

Questo protocollo consente quindi di rifornire le mense e l'emporio della Caritas di Pisa e di Firenze, ampliando notevolmente la gamma di offerta e di scelta proposta ai più bisognosi. "Questa intesa è il frutto della caparbietà e dell'impegno di istituzioni pubbliche e di una onlus volontaristica, e potrà sicuramente essere ripetuta in altre zone del paese - conclude con soddisfazione don Emanuele Morelli, responsabile di Caritas Pisa - Caritas Italia ha sostenuto con convinzione questo progetto, ed è pronta a collaborare ancor più intensamente per ampliarlo".

L'auspicio del Ministero della Salute, che ha indicato in questo protocollo un ottimo esempio di buona prassi, è quello di estendere l'iniziativa anche a tutti gli altri 9 Istituti zooprofilattici e ai 22 PIF disseminati sul territorio nazionale. "Questi numeri evidenziano quanto sia importante intervenire per evitare lo spreco di risorse alimentari - sottolinea Ugo Della Marta, direttore generale dell'Istituto zooprofilattico - come viene raccomandato dalla legge cosiddetta 'del buon samaritano' del 19 agosto 2016, a favore delle associazioni socio-assistenziali a fini di solidarietà".

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