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Cronaca Tirrenia

Tirrenia, una tavola da surf... a remi: la nuova idea del bagnino inventore

Dopo aver brevettato alcuni anni fa la 'trivella' pianta ombrelloni Andrea Antonelli, bagnino e gestore del Bagno Hoasy a Tirrenia, ci riprova con un nuovo progetto chiamato 'Purf'

Si chiama Purf e, come dice la parola, "è un incrocio tra il patino e il surf". E' l'idea a cui sta lavorando il 43enne Andrea Antonelli, da più di 25 anni bagnino e gestore insieme alla famiglia del Bagno Hoasy a Tirrenia. Si tratta di una "nuova invenzione - afferma Antonelli - che potrebbe tramutarsi in un nuovo stile balneare, rivoluzionando il mondo del surf".

L'idea di Antonelli quella di realizzare una sorta di tavola da surf a remi. "L'ipotesi, a cui sto lavorando da circa un anno - spiega Antonelli - è quella di adattare degli scalmi alla tavola da sup con quest'ultima che verrebbe quindi utilizzata come un patino, ma con due remi invece che uno. Un mezzo che potrebbe essere utilizzato anche come strumento di salvataggio e che sarebbe in grado di offrire divertimento tra le onde anche a chi non ha molta agilità o equilibrio su una tavola". Sviluppata l'idea resta ora da realizzarla. "Purtroppo - prosegue  Antonelli - non ho le conoscenze nè gli strumenti per metterla in atto, ma sono sicuro che funzionerebbe. Cerco quindi aziende o collaboratori per poterla realizzare".

Alcuni anni fa Antonelli brevettò un'altra invenzione: la 'trivella' pianta ombrelloni. "Montare gli ombrelloni in spiaggia - continua Antonelli - è un'attività stancante e lunga. Tradizionalmente esistono due trivelle che possono essere utilizzate per questo scopo: quella classica a mano, molto semplice da usare ma anche faticosa, e quella a scoppio, pesante, a benzina e con punte troppo grandi rispetto ai manici degli ombrelloni. La trivella da me brevettata funziona con un semplice avvitatore, senza consumare carburante e con pochissimo ingombro. Può inoltre essere utilizzata anche in campo vivaistico".

Un'invenzione che ha suscitato interesse. "L'ho presentata nel corso di diverse manifestazioni - afferma ancora Antonelli - e in tanti ne hanno apprezzato la facilità di utilizzo chiedendomi informazioni. Noi abbiamo brevettato lo strumento e lo utilizziamo nella nostra attività ma non abbiamo i mezzi per poterlo produrre in serie. Per questo stiamo cercando un'azienda che potrebbe farlo, a cui vendere il brevetto".

Ma come nasce la passione di Antonelli per le invenzioni? "Ho avuto due nonni molto ingegnosi - spiega il balneare - e che nonostante facessero lavori umili, uno l'operaio e l'altro il contadino, inventavano di tutto per ridurre lo sforzo e fare meno fatica possibile durante il lavoro. Mi hanno insegnato tanto e si vede che mi è stata trasmessa questa passione".

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