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Cronaca

Qualità dell'aria, Pisa prima in Italia per le ridotte PM10: "E' un errore"

In realtà Pisa per la presenza di polveri sottili è 52°: Ucic-Prc segnala come ci sia discordanza fra i dati pubblicati sull'indagine 'Ecosistema Urbano' ed il bollettino di Arpat

Qualcosa sembra non tornare nel rapporto 'Ecosistema Urbano' reso noto nei giorni scorsi da Legambiente. Secondo il documento dell'associazione ambientalista Pisa ricopre la 24ª posizione in Italia (dati riferiti al 2015), migliorando di ben 12 posizioni la classifica rispetto alla precedente edizione del dossier. In particolare sarebbe il dato della qualità dell'aria ad essere sbagliato, il quale piazza Pisa prima in Italia per la ridotta presenza media di polveri sottili PM10. Un errore che quindi falserebbe la posizione in classifica.

La segnalazione viene dal gruppo consiliare di 'Una Città in Comune-Rifondazione Comunista'. Spiega infatti il consigliere Marco Ricci: "L'indagine si basa su dati 2015, i quali vengono forniti dai comuni a Legambiente. Per Pisa si parla di 14 µg/mc all'anno. Ma è chiaro che sia un errore, in quanto il bollettino Arpat uscito nei mesi scorsi sempre per il 2015 registra una media di 27 µg/mc, che posiziona Pisa al 52° posto in Italia. Una bella differenza".

Arpat infatti indica come medie annuali 2015 per le due centraline cittadine, ai Passi e del Borghetto, rispettivamente 25 e 29 µg/mc. "Evidentemente o Legambiente ha ripreso i dati dell'anno precedente perché il Comune non li ha inviati, o c'è stato un errore nella comunicazione. In ogni caso il dato è sbagliato: a fare le rilevazioni è l'Arpat, che informa il Comune, che comunica i dati a Legambiente. I risultati devono quindi per forza coincidere, e ciò accade per le altre città ma non per Pisa".

Non tanto una questione di prestigio delle classifiche, ma di realtà dei fatti. Insiste Ricci: "Bisogna essere seri nei confronti dei cittadini che tutti i giorni respirano l'aria cittadina e vogliono avere certezze in merito alla loro salute e alla qualità ambientale. Ormai due anni fa abbiamo portato in Consiglio Comunale una mozione di iniziativa popolare per aumentare il numero di centraline in città, in particolar modo nei quartieri periferici: la mozione è stata approvata all’unanimità, ma le centraline ancora non ci sono e solo di recente ci hanno annunciato il ricorso a quelle mobili".

Non manca la stoccata politica: "Invece di farsi belli per risultati che non esistono, come il commento di Filippeschi 'le realizzazioni danno bei risultati. Così saliamo le classifiche e siamo sempre fra le prime città italiane', si affronti la situazione e si operi davvero per migliorare l'ambiente in città, prima di avventurarsi in commenti entusiastici sul proprio lavoro e sui suoi presunti risultati".

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