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Cronaca

Incendi, divieto di accensione fuochi: Coldiretti raccomanda il rispetto delle regole

A Pisa negli ultimi 10 anni oltre 800 incendi, molti dei quali provocati da abbruciamenti duori controllo

Già scattato in provincia di Pisa il divieto di accensione fuochi. In netto anticipo rispetto al passato, anche nel pisano è entrato in vigore dallo scorso 10 giugno il divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali agricoli e forestali a causa delle alte temperature e della siccità con il 64% in meno di precipitazioni nella prima decade del mese di giugno rispetto allo stesso periodo del 2016. Invariata, al momento, la data di scadenza del periodo a rischio, stabilita dalla normativa regionale al 31 agosto per tutta la Toscana. E’ quanto ricorda Coldiretti nel commentare la decisione della Regione Toscana di anticipare il divieto di accensione dei fuochi per evitare la propagazione di incendi. Pesantissimo il bilancio in provincia di Pisa dove dal 2006 al 2017 sono stati 802 gli incendi, terza provincia più danneggiata dopo Lucca e Firenze, con poco più di mille ettari di bosco andati in fumo. L’anno peggiore è stato il 2011 con 103 incendi. Lo scorso anno erano stati 55. Un incendio su tre è stimato sia causato dagli abbruciamenti: ecco perché è importante osservare le regole.

“Ogni incendio - spiega Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Pisa - provoca danni incalcolabili dal punto di vista ambientale dovuto alla perdita di biodiversità e alla distruzione di ampie aree di bosco che sono polmoni verdi del nostro territorio e concorrono ad assorbire l’anidride carbonica che è responsabile dei cambiamenti climatici. Ogni ettaro di macchia mediterranea è popolato in media da 400 animali tra mammiferi, uccelli e rettili, ma anche da una grande varietà di essenze vegetali che a seguito degli incendi sono andate perse. E’ indispensabile porre molta attenzione, in questa delicata fase della stagione, alle norme anti-incendio”.

Oltre al divieto di abbruciamento di residui vegetali, nel periodo a rischio il regolamento forestale della Toscana vieta qualsiasi accensione di fuochi, ad esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze e all'interno delle aree attrezzate. Anche in questi casi vanno comunque osservate le prescrizioni del regolamento forestale. In deroga, l'ente competente su ciascun territorio può autorizzare attività di campeggio anche temporaneo e fuochi anche pirotecnici, tramite autorizzazioni che contengano le necessarie prescrizioni e precauzioni da adottare per scongiurare qualsiasi rischio di innesco di incendio. La mancata osservanza delle norme di prevenzione comporta l'applicazione di pesanti sanzioni previste dalle disposizioni in materia. 

"Di fronte ad un fenomeno ormai strutturale bisogna lavorare sulla prevenzione poiché - sostiene la Coldiretti - sono alla mercé dei piromani la maggioranza dei boschi italiani che, per effetto della chiusura di molte aziende, si trovano ora senza la presenza di un agricoltore". "Per difendere il bosco - conclude Aniello Ascolese, direttore Coldiretti Pisa - occorre creare le condizioni affinché si contrasti l'allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli”.

Coldiretti invita gli agricoltori, che sono le prime sentinella delle nostre campagne e delle nostre montagna, a segnalare ed avvisare con tempestività il Corpo Forestale dello Stato (1515), i Vigili del Fuoco (115) o la Sala Operativa permanente della Regione Toscana (800425425).

                                                               

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