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Bimba morta in piscina, c'è un video: per oltre un minuto sott'acqua

La piccola Rachele Medda potrebbe essere annegata: non sapeva nuotare e si aiutava con un tubo di gomma. Il galleggiante però potrebbe esserle sfuggito ed è finita sott'acqua. Da verificare se i soccorsi siano stati tempestivi

Sarebbe rimasta per oltre un minuto sott'acqua Rachele Medda, la bambina di cinque anni morta mentre stava partecipando ad un campo estivo della Canottieri Arno presso la piscina comunale di Pisa. Sarebbe ciò che è emerso grazie alla visione delle immagini girate dall'impianto di videosorveglianza che non lascerebbero spazio a dubbi. E' quanto ha appreso l'agenzia Ansa da fonti investigative.
Nel video, che è già stato acquisito dai Carabinieri, secondo quanto si è appreso, si vedrebbe una sola delle due bagnine in servizio quel giorno e ciò lascerebbe supporre che l'altra non si trovasse in quel momento nelle vicinanze della vasca. Entrambe sono state iscritte nel registro degli indagati per omicidio colposo. Si tratta ovviamente di circostanze che andranno verificate e sulle quali si sta focalizzando proprio in queste ore l'attenzione degli investigatori, anche se l'acquisizione del video chiarirebbe già la dinamica dei fatti.
Sempre secondo quanto ha appreso l'Ansa, quando Rachele, che non sapeva nuotare e che per questo seguiva un corso di nuoto, è finita sott'acqua si trovava in una zona della piscina dove il fondale era più profondo dei 50 centimetri dell'area alla quale sarebbe invece stata destinata la piccola. Rachele si aiutava con un tubo di gomma per galleggiare in sicurezza: probabilmente deve esserle sfuggito e per questo è andata sott'acqua. Gli inquirenti stanno anche valutando in che modo ci si è accorti della situazione di difficoltà e se a dare l'allarme possano essere stati gli altri compagni di giochi della piccola. Al riguardo mantengono il massimo riserbo, ma si stanno facendo accertamenti anche per capire se gli interventi di soccorso siano stati tardivi e scattati quando ormai per la piccola non c'era più nulla da fare.

Sul punto potrebbero risultare decisive appunto proprio le immagini registrate dall'impianto di videosorveglianza, anche se si tratta di telecamere puntate sugli accessi dell'impianto sportivo e che dunque potrebbero fornire una visuale parziale delle vasche. Peraltro è stato un caso che fossero in funzione quel giorno, perché di solito registrano soltanto in orario notturno.

Intanto, si attendono i risultati dell'autopsia eseguita ieri dal medico legale Luigi Papi, esame che non avrebbe fatto emergere ''evidenze macroscopiche di patologie pregresse'' e infatti il legale della famiglia Medda precisa che adesso ''saranno gli ulteriori esami a chiarire quanto accaduto''.

FUNERALI. Almeno 500 persone si sono strette nel pomeriggio alla famiglia di Rachele, celebrati nella chiesa di san Francesco, a Pisa. Un dolore composto al quale hanno partecipato, anche a nome della città, il sindaco Marco Filippeschi e l'assessore alle attività educative Marilù Chiofalo, oltre a tanti colleghi dei genitori appartenenti al mondo accademico e ospedaliero. Sulla piccola bara bianca solo una corona di fiori e un dolore composto da parte anche di parenti e amici che hanno seguito in silenzio le esequie e il ricordo della piccola affidato a una delle suore dell'Immacolata.

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