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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Piazzale dello Sport

Bimba morta in piscina, particolari shock: sott'acqua 5 minuti, sfuggita al controllo delle bagnine

Secondo quanto si vede nel video girato dalle telecamere di videosorveglianza, la piccola Rachele Medda sarebbe rimasta sott'acqua per molto tempo prima che un altro bambino si accorgesse del suo corpo sul fondo della vasca

Nuovi inquietanti particolari emergono nella tragica vicenda di Rachele Medda, la bimba di cinque anni annegata nella piscina comunale di Pisa, mentre stava frequentando un corso di nuoto della Canottieri Arno. La visione delle immagini girate dalle telecamere di sorveglianza rivelerebbero infatti che la piccola era sfuggita completamente al controllo delle due istruttrici, ora finite nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio colposo, e sarebbe rimasta sott'acqua per almeno 4-5 minuti.

La dinamica dell'incidente, in virtù delle sequenze immortalate dalle telecamere, non lascerebbe più spazio a dubbi e convince gli inquirenti a ritenere che la piccola sia annegata dopo avere perso l'appiglio a una tavoletta di quelle impiegate per tenersi a galla, visto che non sapeva nuotare, mentre si trovava in una zona della piscina dove l'acqua era alta. Resta solo da chiarire se Rachele abbia avuto un malore che ne abbia provocato l'annegamento o se invece sia stata solo la presumibile condotta negligente delle due bagnine a provocarne la morte.

Le immagini hanno infatti anche chiarito che è stato un compagno di giochi della vittima ad accorgersi di quanto accaduto e attirare l'attenzione delle due istruttrici che a quel punto hanno soccorso la bambina quando era ormai priva di coscienza e già praticamente morta. Inutili anche le pratiche rianimatorie, compreso l'impiego di un defibrillatore e la respirazione bocca a bocca che le ha fatto rigurgitare acqua: un segnale, anche questo, secondo gli investigatori, che confermerebbe l'ipotesi dell'annegamento. (fonte Ansa)

CONVENZIONE. Intanto il Comune di Pisa, con una nota del segretario generale Angela Nobile, fa il punto sullo stato della convenzione con la Canottieri Arno per la gestione della piscina comunale, pur specificando che questo elemento ha rilevanza solo riguardo agli aspetti amministrativi e non ha legame alcuno con la tragedia. "La convenzione fra Comune di Pisa e Canottieri Arno per la gestione della piscina comunale di Barbaricina, approvata nel 2002, è scaduta il 31 dicembre 2010 e risulta aver continuato a produrre i suoi effetti pur in assenza di proroga formale da parte degli uffici - si legge nella nota - in tale contesto le attività estive nel corso delle quali si è verificato il tragico evento risultano gestite direttamente dalla società Canottieri Arno. Nel corso dell’anno 2011 è stato avviato un processo di ricognizione delle varie convenzioni in essere al fine di procedere alla razionalizzazione e ottimizzazione della gestione degli impianti sportivi, ivi compresa la piscina comunale".
"Con specifico riferimento alla piscina nel corso del 2012 - prosegue - è stata altresì approvata la variante urbanistica che prevede la riqualificazione dell’intera area sportiva a cui sono collegate le scelte dell’amministrazione comunale neoeletta. Per quanto riguarda le questioni connesse con la regolarità delle procedure amministrative sono in corso gli accertamenti necessari".
 

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